
Zaccheroni archivia il primo tempo al Dall’Ara senza grandi bestemmie, anzi, con un sorrisetto. Perché dopo appena quattro minuti dal fischio d’inizio, Diego spiattella in porta dopo due ottimi interventi dell’estremo difensore bolognese (prima sullo stesso Diego, poi su Amauri). Insomma, gol caparbio, dopo 240 secondi in cui la Juve non aveva visto palla.
Il Bologna, per nulla colpito nell’orgoglio, continua a macinare chilometri: per tutta la prima frazione spinge forte e quasi sempre bene sulla fascia destra. Perdendosi però una volta in zona Buffon. La Juventus risponde con una buona circolazione palla, correndo meno disperatamente rispetto ai tragici tempi recenti e quindi sprecando meno fiato e arrivando sempre più lucida nella costruzione delle azioni. Che portano a un palo sempre di Diego e a qualche gran bella giocata di Del Piero, che non è mobilissimo, ma che pare graziato dal controllo di palla e dalla visione tipiche dei giorni migliori. Nel secondo e ultimo minuto di recupero i padroni di casa vanno vicini al pareggio con un gran tiro di Guana, che comunque finisce tranquillamente a lato. Juve ordinata e senza grandi sofferenze, Amauri efficace, Diego spesso troppo spostato sulla sinistra. Se ci fosse Camoranesi…








