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Serie A Live sport

Serie A SuperLive: Juventus – Lazio (1-1)

Zebra

Perché il cambio di panchina va bagnato con un liveblogging d’altri tempi (ovvero solo due o tre mesi fa, quando c’era ancora un 5% di voglia di far finta di crederci). Presto su questo blog: i gol de’a Lazie, stai tuned!

25. L’arbitro ha deciso di fischiare qualsiasi contatto a favore della Lazio negli ultimi cinque minuti. Ma la partita finisce in pareggio. Immeritato per la Lazio.

24. Fuori Del Piero per Paolucci. Ritorna la Juve che gioca solo coi palloni alti, quella che non fa nulla di buono insomma. I padroni di casa hanno evidentemente subito il contraccolpo del pareggio laziale.

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1 Song a Day Musica

1 Song a Day: Diamond Hoo Ha Man (Supergrass)

Supergrass Diamond Hoo Ha

Una canzone al giorno leva il medico di torno. Se è quella sbagliata, nel posto sbagliato, all’orario sbagliato, ti leva di torno pure il contratto a tempo determinato o d’affitto. Un bel chissenefrega è comunque sempre auspicabile. Clicca qui per scoprire le altre canzoni del giorno.

Se ne sarebbero potute scegliere tante altre dei Supergrass, che dopotutto il gruppo inglese ha sfornato una quintalata di singoli degni di questo termine. E delle posizioni più sugose delle classifiche oltretutto. “Diamond Hoo Ha Man”, però, è quella che è saltata fuori oggi più o meno a caso e quella che dà il titolo al semi-ominimo album. Che apre grazie a un riff prevedibile quanto vuoi, ma che il suo bell’impatto smaliziato ce l’ha tutto. Aggiungere alla ricetta la solita voce da giovincello di Coombes e una batteria che, anche se un po’ nascosta, fa davvero un bel lavoro e il risultato è la canzone del giorno.

Diamond Hoo Ha Man

Supergrass - Diamond Hoo Ha ManDi: Supergrass
Durata: 3′:26”
Dal disco: Diamond Hoo Ha
Anno: 2008
Guarda e ascoltacliccando qui
Cose su questo blog: mo’ iniziamo eh

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Videogiochi

And I swear that I don’t have guns

Assault City

Ero snob fin dalla tenera età, perlomeno dalla tenera video-età, quando dovevo scegliermi i pochissimi giochi che sarebbero entrati in casa per grazia ricevuta (e per compleanno ricevuto, e per Natale ricevuto, e blabla). Oltretutto, alla condizione snobistica, si accompagnava spesso e volentieri la necessità di mediare con l’altro appassionato di videogiochi, mio fratello. Ché un gioco, in linea di massima, doveva andare bene a entrambi.
In quanto snob, comunque, i giochi con le pistolette ottiche ai raggi gamma-infrarossi hanno sempre detto davvero poco. Non c’era quella sensazione di avventura, quel minimo di esplorazione e nemmeno una grande abilità richiesta. Insomma, al di là della tamarraggine della pistola da tenere in mano, ben poco di interessante. Quindi, fortunatamente, non l’ho mai comprata. Però l’ho scroccata abilmente e con un sacco di voglia di farlo (sta cominciando “Down to the Well” dei Pixies: non c’entra nulla, ma provate voi ad ascoltarla mentre scrivete e a non farvi cenno alcuno). In particolare quella per Master System, perché erano quelli gli anni della grande condivisione e del grande scrocco, che è poi il motivo unico per cui in casa c’era un Master System e non un NES, per intenderci.

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sport

Tutto l’ottimismo di Zaccheroni per ripartire

Alberto Zaccheroni

Qualcosa mi lascia intendere che abbia già capito tutto. “Santiddio, spero almeno che abbiano un conto aperto al ristorante buono che altrimenti mi sparo”.

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Uncategorized Videogiochi

Vanquish: bentornato Mikami

Vanquish Platinum Games

Archiviato con successo l’esperimento a base di segretaria porca, pelle e inquadrature generose (Bayonetta), Platinum Games ha affidato alle telecamere virtuali di GameTrailers le prime informazioni relative al prossimo progetto: Vanquish. A capo del team di sviluppo c’è Shinji Mikami (Resident Evil), già al lavoro sull’altro misterioso gioco in collaborazione con Goichi Suda e la cui pubblicazione è prevista sotto etichetta Electronic Arts. Già alla prima conferenza di presentazione dei titoli Platinum e del relativo accordo di distribuzione/produzione con Sega (era il 2008) si aveva fatto accenno a un gioco firmato Mikami, rimandando a un secondo momento l’alzata del sipario. Il momento è arrivato e il filmato è esattamente questo…

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Il Mondiale sport

Domenech: lo Special One

Raymond, proprio così. Raymond Domenech, lo Special One. Anzi, lo speciale: il bambino speciale. Quando proprio inizi a pensare che, tutto sommato, non potrà regalarti altri motivi di gioia… quando ti ritieni credibilmente soddisfatto delle figure barbine che ha raggranellato negli ultimi anni, anche grazie alla squadriglia tricolore del 2006. Quando, insomma, hai ragionevolmente di che tirare i remi in barca, supponendo che fosse ormai un limone spremuto (o un clown svuotato), eccolo che col colpo di coda dell’eroe leggendario, ti stordisce.
Questa sera il commissario tecnico dei galletti blu dirà tutta la sua verità sul calcio, le donne, l’oroscopo e Fatima, di fronte ai microfoni del canale televisivo dell’Equipe. Ma fortunatamente la versione tutta carta dell’Equipe anticipa qualche chicca di sicuro effetto, che la Gazzetta dello Sport non esita a riportare. Peraltro con un paragrafo introduttivo di rara efficacia perculatoria. Ma andiamo coi due virgolettati che riempiono il cuore di ogni calcioamatore azzurinho, ovviamente ci si riferisce alla finale di Berlino e al colpo di testa matta di Zizou:

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TV e cinema Uncategorized

Il più grande spettacolo del mondo pianeta ever

Troppa grazia, mamma Rai! Non so da dove cominciare, sedendomi sbracandomi di fronte a “Il più grande” (Rai Due). Altro che iPad, altro che Daily, altro che derby di Manchester od offerta cinematografica di Sky. Qui è come il basso lazio: là è tutto un pastorello, qui è un unico grande Mollica. Immaginate una dimensione alternativa, o uno splendido futuro ipotetico, in cui Vincenzone Mollica possa diventare un modo di vivere, una teoria del lavoro, una deontologia aleggiante o un set televisivo: otterrete “Il più grande”.
A condurre l’idea, strepitosa, è quella mezza sega di strabordante nullità che è Francesco Coso, lì… DJ Francesco, il figlio dell’altro imbecille Facchinetti. E l’idea, strepitosa, è quella di idolatrare come mai prima d’ora il concetto del televoto. La vittoria delle chiamate popolari su tutto. Su secoli di storia e robetta da poco. Insomma, il più grande italiano di sempre. E per ora non c’è Maurizio Seimandi tra i candidati al trono, tanto per cominciare con l’ingiustizia.

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Variopinto

Qualcuno ha un iPad

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Il Mondiale sport Videogiochi

Il Mondiale secondo Electronic Arts

2010 World Cup

Secondo Moggi sarà “una gita di piacere”, a sottolineare i calci che gli azzurri riceveranno copiosi da chiunque si troverà a calcare, per sua fortuna, lo stesso campo degli attuali Campioni del Mondo. Secondo Electronic Arts, invece, sarà proprio l’undici di Lippi ad alzare l’ex Coppa Rimet. Il che è sufficiente per generare una serie di grattate più o meno ovunque. Che sia un metodo ignorante (perché dimentico della particolare scaramanzia che attanaglia il popolo italico) scelto da EA per farsi ben volere da quel paese europeo in cui il calcio va forte, ma PES continua a prendere a schicchere FIFA?
Comunque, tanto per cambiare, pure per South Africa 2010 il team canadese-multietnico ha in serbo la sua bella riduzione videogiocabile, presentata oggi con comunicati stampa e immagini. Immagini che commentiamo più sotto: io e il mio spirito vizioso, così anche Babich è contento. Per ora, invece, le informazioni formali.

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