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Serie A Live: Bologna – Juventus [aggiornato]

Zaccheroni archivia il primo tempo al Dall’Ara senza grandi bestemmie, anzi, con un sorrisetto. Perché dopo appena quattro minuti dal fischio d’inizio, Diego spiattella in porta dopo due ottimi interventi dell’estremo difensore bolognese (prima sullo stesso Diego, poi su Amauri). Insomma, gol caparbio, dopo 240 secondi in cui la Juve non aveva visto palla.
Il Bologna, per nulla colpito nell’orgoglio, continua a macinare chilometri: per tutta la prima frazione spinge forte e quasi sempre bene sulla fascia destra. Perdendosi però una volta in zona Buffon. La Juventus risponde con una buona circolazione palla, correndo meno disperatamente rispetto ai tragici tempi recenti e quindi sprecando meno fiato e arrivando sempre più lucida nella costruzione delle azioni. Che portano a un palo sempre di Diego e a qualche gran bella giocata di Del Piero, che non è mobilissimo, ma che pare graziato dal controllo di palla e dalla visione tipiche dei giorni migliori. Nel secondo e ultimo minuto di recupero i padroni di casa vanno vicini al pareggio con un gran tiro di Guana, che comunque finisce tranquillamente a lato. Juve ordinata e senza grandi sofferenze, Amauri efficace, Diego spesso troppo spostato sulla sinistra. Se ci fosse Camoranesi…

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Serie A SuperLive: Juventus – Lazio (1-1)

Zebra

Perché il cambio di panchina va bagnato con un liveblogging d’altri tempi (ovvero solo due o tre mesi fa, quando c’era ancora un 5% di voglia di far finta di crederci). Presto su questo blog: i gol de’a Lazie, stai tuned!

25. L’arbitro ha deciso di fischiare qualsiasi contatto a favore della Lazio negli ultimi cinque minuti. Ma la partita finisce in pareggio. Immeritato per la Lazio.

24. Fuori Del Piero per Paolucci. Ritorna la Juve che gioca solo coi palloni alti, quella che non fa nulla di buono insomma. I padroni di casa hanno evidentemente subito il contraccolpo del pareggio laziale.

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Serie A Live: Bruschettati Vs. Fichissimi

Huntelaar: iniziamo a pagarlo a cottimo?
Huntelaar: iniziamo a pagarlo a cottimo?

Un Bari stellare. Sarà Ventura che ha la bacchetta magica? O sarà tutto merito dell’ex dalla folta capigliatura sintetica, AntonoConte (si scrive tuttattaccato)? Quel che è certo è che il Milan non capisce e non sa come capire. Non sa nemmeno bene che fare, ma ci prova lo stesso, in un impeto di doveri contrattuali che pare si riflettano ben poco in uno spirito altrettanto guerriero o, ancora meglio, in uno schema di gioco utile all’abbisogna.

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Serie A Live: Spuntati Vs. Ringhiosi

Diego: due gol e mille palloni smistati.
Diego: due gol e mille palloni smistati.

Il ritornante: settimana scorsa era stata la volta di Cannavaro, accompagnato dalle prestazioni insospettabilmente buone di Tiago e Poulsen. Anche all’Olimpico di Roma la Juve trova più dei tre punti che rimpolpano la neonata classifica: a tornare questa volta è Buffon, che con una parata delirante salva il momentaneo pareggio al termine del primo tempo.
Da almeno una stagione buona l’ex miglior portiere del mondo non regalava alla sua squadra un intervento davvero “alieno”, lo fa contro i giallorossi, proprio quando serve. Lo fa contro gli uomini di Spalletti, evidentemente ancora innervosito dal gol-beffa rifilato da uno splendido De Rossi, capace di buggerare l’intera compagine bianconera. Che, detto per inciso, dovrebbe vergognarsi a lungo e con dolore per essersi fatta infilare in quel modo. Ma quella che esce dalla capitale è una squadra comunque buona, non ancora eccellente, di certo contenta.

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Serie A Live: Spietati Vs. Equilibristi

Gattuso coccola a parole la panchina del Milan.
Gattuso coccola a parole la panchina del Milan.

“Insospettabile crollo”, scrive sul sito ufficiale l’addetto del Milan. Senza regalare nulla alla ragion di partito, per così dire, l’impiegato rossonero mette nero su bianco quello che è passato per la testa dei tifosi rossoneri alla fine del primo tempo. Un primo tempo in cui la squadra di Leonardo è partita bene, organizzata a centrocampo e capace di pressare alto. Fino a che ha tenuto, tutto è andato secondo lo schema del nuovo allenatore.
L’Inter, reduce dal fortunato pareggio casalingo col Bari, ha sofferto per venticinque minuti come una settimana fa: squadra che gioca discretamente palla a terra, ma non trova sbocchi degni di nota. L’innesto di un uomo dietro le punte (naturalmente il neo-nerazzurro Sneijder) trasforma la formazione, rendendola nel modulo identica agli avversari. E l’omino d’Olanda si fa vedere subito, con una bella stoccata da fuori. Ma manca ancora qualcosa. Manca che il Milan, che ancora non è squadra, ci creda un po’ troppo, lasciando quello spiraglio utile alla manovra degli uomini di Mourinho. Come al solito la porta viene aperta da Jankulovski, che non si preoccupa certo dello spiraglio: si chiama Thiago Motta, triangola, entra dalla parte del ceco e spara benissimo in rete.

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Serie A Live: Eccitati Vs. Stoici

Bombarolo di testa: Iaquinta porta in vantaggio la Juventus.
Bombarolo di testa: Iaquinta porta in vantaggio la Juventus.

Metà centrocampo titolare fuori, una fascia sinistra senza padrone e la prima assenza di Capitan Del Piero al debutto del campionato: la Juventus si presenta all’Olimpico di Torino con un ricordo sbiadito della formazione titolare. Quel che c’è, però, le basta per chiudere avanti di una rete il primo tempo.
I nomi sono tre, e non c’è il predestinato Diego: Tiago, Poulsen, Cannavaro. Il portoghese si inventa prezzemolino: ha detto in estate che era nato per giocare in un centrocampo a rombo e, pensa te, non era una cazzata.

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Serie A Live: Paciosi Vs. Mutati

Eto'o: l'entrata di Balotelli non l'ha fatto sorridere.
Eto'o: l'entrata di Balotelli non l'ha fatto sorridere.

Il vero vincitore, dopo i primi 45′ al Meazza, è proprio il Meazza. A mia memoria, mai il manto erboso della “Scala del Calcio” era stato capace di presentarsi in condizioni tanto sontuose. C’è quasi da credere che sia tutto sintetico. Di certo è sintetica l’Inter messa in campo da Mourinho, nel senso che ha ancora poco di naturale e istintivo: gioca molto (troppo?) con la palla a terra, punta sulla circolazione, tutti tengono diligentemente la posizione e quindi il lavoro del portoghese ha puntato nell’unica direzione possibile dopo la partenza di Ibrahimovic e l’arrivo di Eto’o. Ovvero la costruzione di qualche schema di gioco che vada al di là del “tira forte verso l’attacco che lo svedese farà qualcosa”.

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Serie A Live: Indiavolati Vs. Sornioni

Il fenomeno milanista: diciannove anni.
Il fenomeno milanista: diciannove anni.

Dopo aver preso schiaffi e calci per un mese e mezzo, l’unico atteggiamento che il Milan poteva concedersi per la prima di campionato era quello a base di incazzatura violenta. I rossoneri scendono in campo determinati e se proprio non si può dire che sia un grande calcio fatto di schemi mandati a memoria, quello espresso dal gruppo di Leonardo è perlomeno un discreto mix di voglia di fare e di sudare. Non è il Milan degli artisti e del brasile al potere, anche se Pato è quel capolavoro di nemmeno vent’anni che ha ancora tutto da dire e sta già iniziando a farlo: corre, corre, corre, dribbla, dribbla e dribbla ancora. Quando ci riesce, tira. Quando ci riesce, fa goal. Ed è il campione-in-divenire a tramutare in vantaggio il passaggio intelligente e da vero trequartista di Ronaldinho.

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