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Sonic e il gruppo vacanze Piemonte

Sonic and Sega All Stars Racing

Da ieri è disponibile la versione demo di Sonic & Sega All-Stars Racing, almeno per Xbox 360. Tentativo numero seicentododici di copiare con successo (almeno alla cassa) la formula di Super Mario Kart, è la seconda volta che Sega ci prova, ma dalla prima (Sonic Drift) sono passate due ere geologiche e una glaciazione. Oltre a ventotto governi italiani.
Però Sonic Drift aveva qualcosa che questo Sonic Sega All-Stars Racing pare non avere, per motivi congeniti: la coerenza stilistica e la compattezza, per così dire. Magari alla fine della fiera funzionerà meglio così, ma già l’introduzione in CG del gioco in uscita a fine febbraio lascia presagire che sarà un’insalatona di facce, modi, nomi e fatti. Si può davvero sopportare lo stridolio mentale che scatta quando vedi Ryo di Shenmue affiancare Knuckles? E’ legale prevedere che il tizio di Jet Set Radio Future corra gomito a gomito con Alex Kidd? Dai oh, sembra una di quelle fan-fic in cui Shrek limona con Sonic e poi piangono guardando Harry Potter che cucina il pane nudo (immagine esplicativa del bordello appena dopo il “Read More”).

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Alien Breed: “volevamo solo i nostri sogni indietro”

Alien Breed Evolution

Ma avete idea di quanto debbano stare antipatici gli anellidi agli inglesi del Team 17? Loro erano gente seria. Loro facevano giochi che il giocatore duro e puro apprezzava. Mettevano assieme papiri di codice digeriti con ineffabile amore dal pubblico europeo, in un’epoca talmente trapassata remota che iniziano pure a venire i dubbi sull’esistenza in prima istanza (eh?). Poi han fatto quella cosa coi vermi che si sparano e che, mamma mia!, faceva pure sorridere. “Eh-eh-eh, oh-oh-oh, ha la fascia in testa tipo Ryu!”, che matti, quegli inglesi ubriaconi. Poi però, acciderboli, sono tipo morti. Morti male. Coma (in parte auto)indotto, attività cerebrale ancora parzialmente presente, il che quindi rendeva impossibile staccare i macchinari. Una sorta di accanimento terapeutico: un po’ (molto) perché il mercato era cambiato e nemmeno loro avevano più lì soldi per stargli dietro. Un po’ (molto) perché alla fine Worms continuava a vendere decentemente ovunque e quindi… chi glielofaffare? Infine, la luce. L’arrivo di quel piccolo Eden sempre potenziale che è il fatto digital-delivery: Xbox Live Arcade, PlayStation Network, WiiWare. Team 17 ci crede, ci vuole credere! E butta fuori un Worms pure lì. “Minchia morite!”, giusto? Quasi, perché poi ci ripensano e mettono insieme Alien Breed Evolution. “Bella Earl!” direte voi. Insomma, quasi…

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Shadow Complex (XBLA)

Shadow Complex: poche ombre e colpessi d'inferiorità.
Shadow Complex: poche ombre o complessi d'inferiorità.

Tra vent’anni nessuno ricorderà Shadow Complex infilandone un pezzo di codice sotto una cupolina di vetro in salotto o facendosi fotografare di fianco a un vetusto televisore al plasma che ospita la dashboard di Xbox 360. Eppure il gioco di Chair/Epic Games è a modo suo il martello che abbatte un muro, meno interessante di quello che gli impegnatissimi magùt avevano tirato su a Berlino, ma nondimeno un muro. Quello che separava chiaramente il gioco da scaffale da quello scaricabile: il primo era grande, grosso, caratterizzato da un budget e quindi da una produzione che il secondo poteva solo sognarsi.

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E3 @ Osnago Videogiochi

Pre Microsoft Pre-E3

Via che si comincia
Via che si comincia

Per la prima volta da che esiste, non sono andato all’E3 per scelta. Obbligato dal troppo lavoro e allontanato dalle scarsissime prospettive di soldi extra, quest’anno seguo la rinata kermesse californiana da casa. E il tutto inizierà esattamente tra un quarto d’ora, quando Microsoft darà il via al balletto degli annunci pomposi con i soliti venti minuti di numeri e dati, per poi passare a un annuncio relativamente interessante, una carellata su roba già nota, un annuncio un po’ più interessante tutto nuovo, il punto sulla situazione Xbox Live e relative proposte inter-mediali e infine la chiusura dedicata al “grosso” giocone della conferenza. Che forse sarà Halo Qualcosa (quello lì con la sigla assurda), o forse no. Forse ci sarà da agitare qualche fatto, o forse no. Insomma, previsioni: poche sorprese, tante chiacchiere, molto arrosto ma niente per cui impazzire. Quantità e un po’ di qualità. Pronto a rimangiarmi tutto tra un paio d’ore e anche meno. Voto previsto: 7.5.

N.B. Immagine courtesy of Kotaku.com

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