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Inno al freddo: caldaioli, abbattetevi

Predazzo (TN), sede di Blue's Journey.
Predazzo (TN), sede di Blue's Journey.

Mi si perdoni la volgarità. Citando e riadattando il sommo Roberto Straniero: voi “mi rompete i coglioni” col vostro caldo, l’afa, il sudaticcio andante, l’appiccicume, il sole che spacca le pietre a ChattanugaTennessee… che va anche bene, ma tipo tre settimana all’anno. Un mese. Prima posso anche arrivare a concedere tre lunghi mesi di primavera estiva, quella con la brezzolina salvifica però. Non con l’umido della metropoli-giungla. E ora è freddo. Freddo che promette gelo. Gelo che promette fastidi e lamentele, ma è un bel lamentarsi. Perché, stravacche a parte, vince sempre la legge per cui mettersi uno strato extra si può, toglierselo no.

Alleluja all’inverno prematurato italiano, o perlomeno lombardo-milanese-brianzolo. Questa mattina sono uscito di casa alle 07.00 e il volante dell’auto mi ha chiesto esattamente cosa fosse successo negli ultimi sette giorni e perché si ritrovasse con delle amichevoli stalattiti abbarbicate senza ritegno. Porgevano il loro saluto all’alba che andava materializzandosi in un sugoso cielo violaceo da padania old style. Quanta bellezza nel mondo, altro che un sacchetto di plastica a caso.

City Connection (Jaleco, qui per MSX)
City Connection (Jaleco, qui per MSX)

Perché il freddo è bello, il freddo è il cappottone e i maglioni grossi. Il freddo, soprattutto se c’è questo sole impallidito ma simpatico, fa subito montagna. Va bene che ho ottimi ricordi legati al mare e alla sabbia e al fucile e agli occhiali, anche perché nella mia versione alpha/beta (insomma, diciamo sotto i quindici anni) non soffrivo granché il caldo, ma la montagna… La neve e lo skilift che ti fa volare, la baita e gli alluci da rivendere sotto gelo in pescheria, ma soprattutto le vacanze di Natale. La montagna è quella in zona Foppolo (San Simone?) con R-Type per Master System. La montagna è quella a Gressoney con la sala giochi alla base del residence che si accontentava delle grosse cento lire e mi regalava in cambio indecifrabili partite a City Connection. La montagna è Predazzo (TN), l’ultima fase arcade della mia luccicante infanzia/adolescenza (ma anche l’ultima fase arcade delle sale giochi): prima Track’n Field, poi Final Fight, Blue’s Journey e addirittura Art of Fighting, con mio padre costretto a recuperarmi per la cena.

R-Type (Irem, qui per Master System)
R-Type (Irem, qui per Master System)

La montagna è ancora Predazzo (TN) con il Megadrive della prima ora (Sonic e Streets of Rage), ma anche della seconda ora (Hellfire, David Robinson’s Supreme Court Basketball, Zero Wing) e di Mean Machine con le immagini di Rune Ark. O forse era qualcos’altro e Rune Ark non è mai esistito.
Il freddo è anche l’altra sera alla fermata di Cimiano con i Rage Against the Machine e il crepuscolo di viale Palmanova. Che farà anche schifo, ma a me piace. Voi, col vostro caldo, fateci più o meno quello che volete.

N.B. mi sono riservato il diritto di scrivere in modo sbagliato qualsiasi nome di città, gioco, evento, lettera o testamento di questo post. Perché non mi va di fare le cose per bene.

0 risposte su “Inno al freddo: caldaioli, abbattetevi”

dopo questa ode a baite e skilift, ti prenderò a manate se non vorrai andare a sciare.
e quando chiudono le piste ti porto in sala giochi, promesso 🙂

Amen.

…Mai faticato a capire cosa provi Supeman con la criptonite grazie alle gioiose sensazioni regalatemi dal caldo, quale ch sia la fonte…

Per DonnaLou: io a sciare verrei anche, dobbiamo parlarne con le ginocchia che non lo fanno dal 1998. Per un solo pomeriggio: la serata è stata passata con Karma Coma in loop in un monolocale con quattro persone che dormivano senza possibilità di recupero. Fai te.
E le sale giochi sono morte tanto tempo fa. 🙁

Il mio personale addio all’estate è avvenuto ieri sera, tirando fuori dal forno la pizza e godendo del calore che mi ha cotto la faccia a vapore.

Se non ricordo male, è pure un capodanno di ghiaccio in una baita in Val Vigezzo. Ma magari ricordo male e tu non eri venuto. O forse sì. Vai a sapere: mi ricordo solo che si beveva neve sciolta sulla stufa e che la neve tornava utile anche per lavare piatti e bicchieri. Ma ho dei ricordi confusi. La baita, comunque, è quella delle sfide a Pac-Man su GBA nella versione NEC Classics.

Zlorfya: non ero venuto alla fine. Avevo partecipato a due spedizioni (se non ricordo male) primaverili. Ricordo benissimo i quarantacinque minuti di insulti alla fine della prima salita, la prima volta. Insulti veri, sentiti.

Per me inverno è anche godere come un pazzo quando mi accorgo che sono sì le sette di mattina, ma è sabato.
Oppure la pubblicità della coca Cola con il treno rosso
O gli spot natalizi in generale
O la neve che mi costringe a starmene in panciolle in poltrona
O i videogiochi sotto gli alberi di qualche anno fa..
Peccato che la magia svanisca appena devi pagare centinaia di euro per i regali altrui.
Quanto manca a Natale?

> zzavettoni detto
> 15 Ottobre 2009 @ 12:50
> Senti coso, abbruzzo, scegliti una regione meno
> sfigata e tornatene ad Uncharted 2. 😛

Per quanto mi secchi dirlo, su una cosa hai ragione: l’Abruzzo è il male.
Terremoti, freddo cane, neve in anticipo, trombe d’aria… e trovare Batman in edicola è un’impresa titanica. Eccheccazzo…

Concordo su tutta la linea. Sarà che freddo e vento sono i miei elementi, sarà che a -20 a praga giravo in maglietta, sarà quel che sarà, ma preferisco di gran lunga il periodo invernale. Il freddo lo sopporto (e se è troppo ci si copre), l’afozza genovese (80% d’umidità quando va bene, in pratica per strada si nuota!) no.

Barbie, cheppalle. 😛
Mi riferivo alla confezione, non ho nemmeno cercato un’immagine che fosse del coin-op. Quel che veniva veniva, che poi era il metodo di lavoro di Jaleco.

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