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1 Song a Day: Jenny was a friend of mine (The Killers)

The Killers Jenny Was a Friend of Mine

Una canzone al giorno leva il medico di torno. Se è quella sbagliata, nel posto sbagliato, all’orario sbagliato, ti leva di torno pure il contratto a tempo determinato o d’affitto. Un bel chissenefrega è comunque sempre auspicabile. Clicca qui per scoprire le altre canzoni del giorno.

Prendete una canzone dei Killers a caso. No ma potete davvero farlo, tanto son pressoché tutte una… com’è che si dice? Ah sì: una figata spaziale. Ecco, ma se per sbaglio capitate sulla prima, quella con cui si sono formalmente presentati al mondo, ovvero “Jenny was a friend of mine” (pezzo d’apertura del primo album, “Hot Fuss”), magari cascate pure meglio. Perché col senno di poi, soprattutto con quello, è facile capire che tutta quella roba non fosse un’insalata paracula di stili e cliché. Ma amore vero, oltre che amorosissima abilità e indiscutibile faccia da schiaffi. C’è un giro di basso che non lascia spazio a discussioni, la voce ancora non utilizzata con tutto il fascino retrò-scemo di “Day & Age”, ma di cui si intuiscono le potenzialità, il giro di chitarra facilotto e super radio-amico. Soprattutto ci sono delle tastiere atrocemente bellissime. Che lo sai che non dovrebbero piacerti così tanto, invece alla fine sì. E poi lo capisci coi dischi successivi perché ti piacciono: perché non sono tamarre, ma solo un filo kitsch. Ma di quello bello. E con questo chiudo, dicendo che da giorni penso a una bella “Fenomenologia dei Killers“, solo che mi servirebbe una settimana di vacanza per battere sulla tastiera tutta la roba che ho in testa (e non riesco a dirla).

Jenny Was a Friend of Mine

Di: The Killers
Durata: 4′:05”
Dal disco: Hot Fuss
Anno: 2004
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Vera finta pelle

Sam's Town (The Killers, foto di Antoin Corbijn)
Sam's Town (The Killers, foto di Antoin Corbijn)

Ognuno ha bisogno di una luminosa stella da seguire. O perlomeno qualcuno il cui lavoro sia sufficientemente interessante da stimolare gridolini isterici. Per me è Stephen Thomas Erlewine. Era già noto ai tempi del vecchio blog, ma il criticologo, musicologo, recensorologo di Allmusic.com fa due giri attorno a chiunque faccia il suo stesso lavoro. O perlomeno rispetto a chi leggo in giro. Non tiro in mezzo i “colleghi” italiani perché proprio sarebbe di un demoralizzante che mi giocherei tutto il week end. A seguire: la splendida recensione di “Sam’s Town”, secondo disco dei The Killers. Indipendentemente da quel che si pensa del disco (e io sono più o meno totalmente d’accordo a metà col mister), è un grande articolo.

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