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[TGS 2009] Sony insegue il futuro

La bacchetta magica di Sony? Da sola non ce la fa con gli zombie.
La bacchetta magica di Sony? Da sola non ce la fa con gli zombie.

Alla conferenza di apertura del suo Tokyo Game Show, Sony ha dato al Giappone quel che crede che il Giappone stia cercando, probabilmente a ragione. Pochi dettagli su nuovi progetti, qualche dato e poi tutto lo spazio del palco e delle cuffie-con-traduzione alla bacchetta magica. Chiamatela Wand, Magic Controller, Bacchetta di Creamy Mamy, tanto è sempre quel finto microfono col naso da pagliaccio di ghiaccio che si illumina.

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Sony e il firmware 3.0: è drammathon!

Firmare 3.0 per PS3: caruccio, quasi del tutto inoffensivo. Quasi.
Firmare 3.0 per PS3: caruccio, quasi del tutto inoffensivo. Quasi.

Il bel blog ufficiale di Sony per l’Europa ha pubblicato una sorta di FAQ dedicata al nuovo firmware 3.0 che, lanciato settimana scorsa, ha ancora qualche problemino qua e là. La questione principale è che, naturalmente, non fa praticamente nulla (o quasi) per colmare il gap tra PS3 e Xbox 360 in quanto a dinamismo, comodità e blablabla, ma il bello è che la suddetta serie di domande & risposte è talmente inutile e così significativamente dedicata a delle stupide piccolezze che ti viene da chiedere chi diavolo l’abbia approvata. Qui trovate l’originale, qui sotto la parafrasi. Occhio, tutte le domande sono vere, mentre le risposte… be’, quasi.

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Shatter (PSN)

Shatter: a New Zealand Story.
Shatter: a New Zealand Story.

Loro fanno videogiochi, ci tengono a sottolinearlo quando sparano il logo a tutto schermo. Loro li fanno in Nuova Zelanda, nella capitale Wellington, un agglomerato nuovo nuovo che conta trecentomila anime coi piedi a mollo tra l’Oceano Pacifico e il Mar di Tasmania. Dico, mica Cervia e l’Adriatico. “Mar di Tasmania”, guarda lì che figurone. Già te li immagini, migliaia di diavoletti che ruotano creando una distesa pelosa e navigabile. Maccomunque: Sidhe Interactive, sidi-ceva, che sono quelli di Wellington e via andando.
Sidhe Interactive è grande, enorme, monumentale per gli standard del luogo: con 90 impiegati straccia alla grande quei poveracci di Second Intention, Metia Interactive e Straylight Studios, tutti facenti parte della New Zealand Game Developers Association. Chi? Nulla, fregatevene. Insomma, anche Sidhe non è che conti poi un granché, usando un eufemismo. Attiva dal 1997, a oggi può contare fondamentalmente su tre giochi che possono lontanamente interessare all’omino del forum (che per nostra utilità va a soppiantare l’omino della strada): Gripshift, Speed Racer e il nuovo Shatter. Poca roba, ma di qualità discreta perlomeno.

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