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Julian Banks in: grattacielo con vista

Julian Plenti is... Skyscraper (Julian Plenti)
Julian Plenti is... Skyscraper (Julian Plenti)

Julian Plenti potreste conoscerlo anche se non sapete di conoscerlo. E’ uno di quei nomi fittizi per far finta di non esistere o di non contare una fava, insomma: per lanciarsi senza troppe aspettative. Un po’ come il Grohl dei Foo Fighters, anche se poi il travestimento dura sei minuti e quindi tanti saluti. Julian Plenti è Paul Banks, voce tendenzialmente inconfondibile degli Interpol e a fine agosto pubblica il suo disco solista “Julian Plenti is… Skyscraper”. Il fantastico mondo dell’Internet ha però già cominciato la distribuzione elettronica e vagamente illegale dell’album.
A prima botta: dopo tre o quattro ascolti (gli undici pezzi fermano il cronometro dopo meno di 40 minuti) la sensazione non è troppo dissimile, per tipologia, da quella che lasciava “The Eraser” di Thom Yorke ormai… uhm, tre anni fa. Una versione spogliarello della musica degli Interpol, con arrangiamenti sempre meno ricchi, alcune atmosfere più pericolose se allestite dal gruppo di New York e un po’ di voglia di mettersi lì e fare qualche canzoncina giusto per farla.

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