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90210: non c’eravamo già visti?

90210

Oh, è iniziato anche in Italia 90210 (Fox, martedì alle 21). Non quello vecchio, ma quello nuovo, ora con meno “Beverly Hills” nel titolo. Che magari non c’era neanche in quello originale ed era stato aggiunto apposta nel nostro Bellissimo Paese? No, dai, il logo era fatto troppo bene. Magari problemi di copyright, dato che alla fine dei credits d’apertura compare uno stitico “Based on the story created by Darren Starr”? Vai a sapere. Oh, comunque è cominciato 90210, che negli Stati Uniti mi pare abbia preso il volo già un anno fa.
D’altronde chi ha pensato, prodotto, realizzato e infine venduto il qui presente deve essersi fatto qualche bella pensata, come dargli torto? Ehi, mai come ora la serie televisiva mi è il formato di assoluto predominio della scena, perché diavolo non tirar fuori una versione rivista&aggiornata delle vicende dei capelloni della West Beverly High? Semplice, perché è già successo: si chiama(va?) O.C. e non era neanche malaccio. Comunque sia, tant’è, ecco 90210 trasportato nel nuovo millennio. Con una Kelly che sì, anche io ai tempi ho sognato come la madre non sognerà mai, ora infilata nella sua stessa maschera ma con vent’anni di più. Nella seconda puntata torna pure quella vacca mucca di Brenda, che storia amici. Ho quasi i brividi, ho quasi. Che poi, intendiamoci, se appena un po’ eravate nell’età giusta per seguire quella roba nei primi anni ’90, allora di sicuro lo eravate anche per la consacrazione definitiva a base di Prophilax. E chiunque sia passato attraverso quel video (grazie Surgo), sa che non si torna indietro. Anche questo 90210 quindi può essere vissuto con un po’ di accento romano extra, almeno nella fantasia.

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