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Outcast #4: violenze domestiche

Outcast 4

Gioperpa ha finito di sputare sudore sul quarto episodio di Outcast, che segue di circa undici mesi e tre settimane quello precedente. Perché già se ci pagassero lavoreremmo male, ma pure aggratis… Il calcolo viene facile. Dovrei scrivere qua tipo l’elenco principale degli argomenti, ma è proprio una giornata bigia e grigia e poi lo ha fatto il capo molto meglio. Quindi andate di là e leggete, se volete. Giusto per fornire qualche indicazione di massima: Bayonetta, David Cage muori, il Wii ci piace-no-aspetta-forse-no, Babich fa il Sega Megadrive. Bene, evviva, ora scaricatevi il file .mp3 oppure abbonatevi seguendo i link all’altra pagina già collegata sopra.

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4 risposte su “Outcast #4: violenze domestiche”

Molto interessante la discussione nata su kotaku a proposito dei genitori-videogiocatori.
Sul Wii penso che abbiate analizzato “bene” la questione, l’unico appunto che avete mancato è la pirateria che su wii dilaga e sicuramente influisce sulla situazione in cui si ritrova.. o forse no dato che pure psx e ps2 dilagava ma la situazione era completamente diversa.. insomma boh, avete uno spunto per la prossima puntata XD

Con risen comunque mi avete fatto morire XD

Io penso che se giochi come Dead Space non vendono sia anche a causa della pirateria, su cubetto con i minidvd non succedeva. N deve dare un freno pesante a sta cosa se vuole migliorare il rapporto con le terze parti. Peraltro sento persone che si comprano i giochi 360 e scaricano quelli su wii proprio perchè, come dice qualcuno durante il podcast, non vogliono spendere soldi i giochi che “sentono” minori. Sui forum poi si sentono un sacco di persone che se dovessero scegliere tra un gioco da 8 per 360 e uno da 8 per wii sceglierebbero il primo senza tante storie. Ma va beh sto divagando adesso XD

Cartellonista, in quel che dici c’è sicuramente del vero, però l’utilizzo di software pirata in molti casi – meglio non generalizzare 🙂 – è anche un fatto culturale. C’è tantissima gente a cui non interessa il prezzo, perché se l’alternativa a “prezzo ridotto” è “gratis”, beh, vanno sempre su “gratis”. E di esempi ce n’è a bizzeffe: penso a PC Calcio, che veniva venduto a prezzo ridotto in edicola ed era comunque piratatissimo, ma peggio ancora penso all’iPhone: le applicazioni e i giochi costano pochissimo, eppure la pirateria su quell’aggeggio è a livelli pazzeschi. E il bello è che spesso è pure uno sbattimento installare il gioco pirata: piuttosto che spendere 1 euro, mi faccio pure mezz’ora di sbatta a farlo partire. Rendiamoci conto. 🙂

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