Categorie
Videogiochi

Marmellata di NBA con scorzette di fregatura


Non so se avete letto in giro, ma l’annuncio di Electronic Arts atteso per questa settimana, alla fine è già arrivato. O meglio, all’inizio, ma è uguaglio. Come da previsione di ennemila blog/siti/fatti, trattasi propriamente di NBA Jam, naturalmente in modalità perfezionata, aggiornata, ammodernata, ammogliata. Naturalmente solo per Wii? Come perché? Perché ci vuole poco, puoi farlo senza sbatterti troppo, far finta di aver portato a casa un annuncio importante, mettere sul piatto 5 Euro arrotolati e poi magari lamentarti anche se “i giochi delle third parties su Wii non vendono”.


Che poi, detto per inciso: ma ci avete giocato recentemente a NBA Jam? Perché, come il 90% dei giochi che furono belli quando fummo giovini, è robetta di poco conto*. Quando ancora definire un gioco “arcade” aveva un senso letterale, NBA Jam era un perfetto gioco arcade. Tre pulsanti in croce, tattiche quasi inesistenti, solo quel mostro di grafica foto-non-realistica che piaceva tanto a Midway, gli zoom, la velocità e l’esplosività idiota delle schiacciate o dei cesti in fiamme. Che non era poco, anzi, e difatti piaceva un po’ a tutti. Soprattutto in sala giochi, perché poi, tipo, a casa per Megadrive mi ero rotto abbastanza in fretta.

Oggi il problema sarebbe ancora più lampante, perché grazie al cielo in diciassette anni (eh già) di acqua sotto i ponti ne è passata. Per fare, oggi, NBA Jam, devi per forza metterci un sacco di roba. Altrimenti poi a uno viene voglia di seguiti sotto casa per bastonarti in testa malamente. E se a NBA Jam aggiungi tanta roba, cosa ti ritrovi per le mani? Esattamondo, mondopizza! Ti ritrovi con lo scontrino di NBA Street, roba che Electronic Arts ha già propinato in più salse (alcune anche piuttosto succose). Ma a Electronic Arts non manca certo la voglia di far finta di nulla, di girarsi dall’altra parte. D’altronde sono i suoi addetti stampa che fanno dire a Peter Moore:

Diehard fans of the original game have been asking for a remake for more than a decade. We’re very excited to give them their wish this year with the return of this iconic franchise

Certo, come no. Facciamo proprio del tutto finta che quell’altro NBA Jam del 2003 non sia mai esistito vero?

* Lo dico a ragion veduta, una mattina di un paio di mesi fa in metro ero talmente sconsolato da essermi ridotto a emulare la versione SNES del gioco sul GPQualcosa)

viale john lennon 16, 23875 osnago italy

11 risposte su “Marmellata di NBA con scorzette di fregatura”

“mettere sul piatto 5 Euro arrotolati e poi magari lamentarti anche se “i giochi delle third parties su Wii non vendono”.”

Sì, c’è anche da dire che EA con Dead Space ci ha pure provato, a fare cose un po’ più “corpose”, prendendo dei ceffoni devastanti.

Comunque a me NBA Jam (e di conseguenza pure il figlio illegittimo NBA Street) ha sempre annoiato a morte. Pure quando era bello.

Non ho visto Dead Space Extraction, ma ne ho letto bene quindi mi fido. Però avevo anche letto di qualcuno in… Nintendo of America? Bo’ qualcuno che aveva detto che EA aveva stanziato un blocchetto di soldi risibile per la promozione del gioco. Comunque: la questione ovviamente non è banale come ho scritto lì sopra. O meglio: non è sempre così banale. Ma lo è spesso. Spero naturalmente che non sia il caso di NBA Jam 2010.

Che poi sarebbe meglio fare un bel pacchetto multipiattaforma, di giochi che “furono belli quando fummo giovini”, metterci su una grafica aggiornata e stop.
Vendere un bel disco con 6/10 titoli a 5 euro e tutti contenti.

Eh, è il solito discorso in cui non si capisce dove stia il punto. I giochi hardcore su Wii non vendono, però poi se vai a vedere son tutte robe o mediocri (The Conduit) o che comunque avrebbero venduto un cazzo pure su PS2 (Madworld, No More Heroes). Extraction è splendido – e lo è – ma vende un cazzo, ma EA non l’ha spinto coi soldi. Le uniche esclusive interessanti per gli “hardcore” davvero ben fatte (Nintendo) vendono bene, ma è perché Nintendo ha i soldi per spingerle. Eccetera eccetera…

Al discorso vanno anche unite considerazioni su roba come Decasports (o Decasporta o come minchia era uscito alla fine) che in Giappone vende quasi un milione di copie. Salvo poi floppare alla grande col seguito, okei, ma non è questo il punto. Ma stiamo come sempre parlando di roba banale, peggio che nel podcast! 😀

Beh, a proposito di seguiti che floppano, il nuovo Resident Evil secondo VGChartz sta sulle trentamila copie. E ok che i dati veri sono solitamente più alti, ok che comunque ha quasi doppiato Extraction nella metà del tempo, ok che le vere vendite su Wii le vedi sulla lunga distanza, ok che Sega ha dichiarato che dopo un anno in fondo con Mad World e House of the Dead sono rientrati dell’investimento, ok che… ok, mi sono perso.

Il punto è che il primo, di Resy, aveva passato il milione di copie. Frutta incoming?

Rispondi a giopep Annulla risposta