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La mia vita a NRU-state [3]

NRU #3: la copertina degli strilli e dei pikkomini.
NRU #3: la copertina degli strilli e dei pikkomini.

Intro: terzo appuntamento con “la grande enciclopedia del Nintendo la Rivista Ufficiale”. Per le altre puntate cliccate qui.

Ho appena visto “Nuovo Cinema Paradiso”, per la prima volta con una certa coscienza. Che è un overdose semi-letale di tristezza canaglia. La mia metà è partita per qualche giorno di mare extra, quindi niente coccola party1. Ho messo sù pure “Disintegration” e sto per scrivere dei bei tempi di NRU. Quindi se non mi ammazzo entro ‘sta notte, è una bella prova di coraggio (o di incoscienza). E se numerosi sono stati gli occhi gonfi di chi mi ha riferito che le puntate precedenti erano troppo spezzacuore, non oso immaginare cosa potrebbe venirne fuori ora che la scrittura parte da un bello strato di malinconia-portami-via.

Nintendo la Rivista Ufficiale #3 (agosto 2002)

Ciance a parte, NRU numero 3 è uno di quelli tenuti meglio della collezione. Non che gli altri stiano da schifo, anzi, ma l’illibatezza di questo bel volumetto mi rende meno propenso ad aprirlo, vai a sapere che tra vent’anni non mi vale come un Sgt. Pepper di quelli a cui Bertoncelli dedica interi libri. Ma non serve aprirlo per partire: dopo i problemi di copertina del secondo numero, col terzo arrivarono drammi ancora più pressanti e disperati. Di Super Smash Bros. Melee avevamo un’illustrazione in bassa risoluzione, ma perlomeno “copertinabile”, con Pikmin c’era poco di che stare allegri. Un solo artwork piuttosto misero e difatti, di fronte a tanta clamorosa mancanza di materiale, il Trust calò mestamente le braghe dicendo che sarebbe stato uno schifo. E uno schifo, in effetti, fu. Oddio, non proprio dramma totalitario, ma insomma… qui si punta sugli strilli, come potete ben notare. Fortunatamente l’era orba & rincoglionita di chi ha permesso che Nintendo spaccasse le palle togliendoci la possibilità di giocherellare con la testata era ancora là da venire, e quindi dietro al logone (“fondato” di verde per l’occasione), c’è un bell’oceano di Pikmin. Che, signora mia, sono sempre un bel vedere. Tornano pure gli adesivi: l’idea iniziale (se ricordo bene, chi ha più fosforo smentisca pure) era di alternare guide e adesivi a ogni uscita, quindi tutto a posto.
Come anticipato nella scorsa puntata, NRU #3 ha tra le sue frecce una con la faccia disallineata dell’Editor, che vergò per l’occasione l’ultima paginetta della sua carriera da scribaiolo della rivista: trattasi dell’intervista a Satoru Iwata concessa all’E3. Bene, culo volle che sedici minuti dopo aver spento il registratore, Tradardi (e il mondo) scoprì che Testa a Cappella (come era amorevolmente chiamato in redazione) venisse nominato Presidente del Mondo. Ad averlo saputo prima, magari, si facevano domande diverse. E, sempre magari, il Trust avrebbe scoperto in anticipo che cosa sarebbe stato della Nintendo cui tanto voleva bene. Ma, in fondo, ‘sti cazzi.
Il numero prosegue con notizie che cioé, oh, levati: Namco e Nintendo stanno lavorando a un nuovo Star Fox ma non si sa bene cosa sia. Diventerà Star Fox Assault. Diventerà una chiavica insomma. Si prosegue con una vergogna estiva, la pubblicazione della traduzione di uno speciale di NGC dedicato all’intervista ai Gorillaz, in cui, per davvero, non dicono una fava incrociata di nulla. E poi spieghiamoci: chi sono i Gorillaz? Ha risposto Damon Albarn? Dubito. Uno degli altri mezzo inventato? Forse. Un redattore di NGC inglese si è inventato tutto dopo aver tirato la testa al muro per l’ennesima figuraccia della sua nazionale ai Mondiali? Sicuro.

Mangiare dei personaggi Nintendo? Avvocati!
Mangiare dei personaggi Nintendo? Avvocati!

Però fermi lì, giù il telecomando, non si scherza più: pagina 20, un momento che finisce dritto nel calderone della storia di NRU che conta… la prima anteprima (yeh!) di Animal Crossing. Le cose sono andate così: viene annunciata questa cosa di Animal Crossing, che deve uscire anche in occidente (negli USA, precisamente – l’Europa si sarebbe puppata Doshin the Giant, dio delle città!). Mi metto al lavoro per cercare materiale, ché so che c’è sta roba del “communication game” di cui Miyamoto ha sproloquiato anni prima, ma non ho mai approfondito. Risultato: durante il solito pranzo al Bar Freddo2 mi porto dietro una ventina di stampate di anteprime, impressioni, roba di chi lo ha giocato giapponese. E tra una forchettata e l’altra di un’insalata Madeira (la preferita del Surgo) e un boccone al panino brie-zucchine-melanzane (oddio, come si chiamava? Zambia?), racconto a Ughetto e Tradanza quel che succede nel gioco. Pare che sia possibile l’amore di gruppo per un solo gioco, si capisce pressoché subito. L’anteprima è già generosa di epiteti affettuosi, ma c’è quel minimo di resistenza da “prima lo proviamo, poi vediamo eh”. Naturalmente sarà cotta adolescenziale per tutti.
Il resto delle anteprime? C’è del Resident Evil Zero, soprattutto del Castlevania: Harmony of Dissonance, che giocavo avidamente per strada in zona Piazza Udine aspettando chi era sempre in ritardo. All’ombra, naturalmente, altrimenti col cavolo che ci vedevi qualcosa sullo schermo del Game Boy Advance (però qui c’era l’aloncino azzurro ad aiutare, tripudio!).
Poi le recensioni, sezione avarissima di gioie vere, se non per lui, il Pikmin. Ma ai tempi si puntava ad avere almeno un gioco da comprare al mese da piazzare sulla rivista e in effetti c’era poco di cui lamentarsi (in ordine: Luigi’s Mansion, Super Smash Bros. Melee e Pikmin). Censura su Dark Summit e Legends of Wrestling, fiocca il primo “3” con Jeremy McGrath Supercross World (grazie al cielo trattavasi di recensione tradotta). Giusto un po’ di amore a SSX Tricky, che tanto ci eravamo già tutti giocati su PlayStation 2.
Dieci pagine di consigli per Smash Bros., Sonic Adventure 2 Battle e Sonic Advance, si rimane sulla linea scelta anche il mese prima: tanto spazio a chi non sa giocare. Per gli Archivi di Shy Guy, invece, mi permetto uno di quegli errori di gioventù degni di entrare nella storia della rivista… pretendo di esaurire l’argomento Virtual Boy in una paginetta. Cioé, nemmeno: non è che pretendessi di dire tutto quel che c’era da dire, ma mi illudo che ci sia sufficiente materiale per poter continuare a tenere in piedi vita natural durante3 la rubrica anche dopo essersi sparati il Virtual Boy così, senza colpo ferire, in una notte di mezza estate. Infine, un pensiero a due lettori che, in modi differenti, entrano nella storia di NRU grazie a questa terza simpatica pubblicazione: Ugo pubblica (sotto forma di Boo) una delle tantissime ignobili battute di Sah nella neonata mini-rubrica “Risate a Zanne Strette”, mentre Hypercat4 si gode la pagina finale di “Io Amo Nintendo” puntando alle mutande della Principessa Peach. Ed è storia.

Qualche cosa che non sapete di NRU #3

  1. L’anteprima di 1080° White Storm è l’articolo di debutto della piccola Elisa Leanza, ancora attiva sulle pagine della rivista. Piccola perchè è nana, mica per altro.
  2. La recensione di Pikmin è di Simone “Sole” Soletta, amico focacciabile dei tre di redazione e già allora, ma ancora oggi, al timone di Nextgame.it.
  3. Il Donkey Kong Plus citato in “Nintendo World” diventerà molto più tardi “Mario Vs. Dk” per GBA, perdendo il collegamento con il GameCube.
  4. Per realizzare la guida a Smash Bros. Melee (e poi il libretto allegato al numero 4), Claudio si avvalse di un salvataggio superpiù con tutti i trofei e ancora di più, consegnatoci direttamente da Nintendo.

1 “Cioé, 40 dollari per una carezza e manco all’uccello!” (Ugo Laviano commenta la notizia dei Coccola Party negli USA).
2 Sui bar frequentati dalla gente di Future Media Italy verrà dedicato un intero post con foto, appena troverò la voglia e il coraggio anti-groppone di fermarmi a fare delle foto in zona.
3 In effetti, come ricordato in qualche commento alla puntata precedente, ho detto a lungo che avevo stimato il ciclo vitale di NRU in sette numeri, quindi a quel punto mi rimaneva da tirar fuori idee per soli altri quattro “archivi”. Si poteva fare.
4 Sah è un antico e leggendario (e scomparso?) utente dei forum di GamesRadar.it, Hypercato è un pazzo che ci inviava roba di cui non possiamo parlarvi. Ma sì, dai, ci ha spedito un disegno di una Pikachu femmina in versione bondage. Ugo dovrebbe averlo in giro, spero.

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Secondo me commetti un falso storico sulla Madeira e lo Zambia che con quella denominazione e composizione erano ancora di là da venire.
Il disegno di Hypercat andò perso durante uno dei traslochi/risistemamenti/pulizie generali, interni a Fiùccia.

P.S.
Se vai a fare le foto al Bar Marcio ricordati di portare i miei saluti alla mortadella grigia da esposizione, sono sicuro che ricambierà agitando una delle sue otto mani.

No no, io sulla Madeira sono convinto. Sullo Zambia un filo di meno. Tanto se succede la roba delle foto, succede un pomeriggio tardi pre-pizzata quindi ci sono buone possibilità ci sia anche tu, assieme alla Rucolétta.

Direi che la Corsini ha appena ricevuto il suo primo compito per la (ex?) redazione di NRU. Forza e coraggio, CC.

P.S. Barbie, considerando la qualità media delle illustrazioni che spacci, è andata di gran lusso.

Santi numi, non so, mi pareva diverso. E mi pare anche di averlo già rigirato a Surgo via Sig.na Corsini che a sua volta l’ha ottenuto da te direttamente. Per quanto ne ho capito. 😀

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