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Game Pro: una storia vera #2 [video aggiornato!]

Attenzione! Nuovo video: più qualità, più 16:9, più scritte, più minuti!

Eccole le risposte, ecco quello che Marco Accordi ha detto sabato 3 ottobre a Monza in occasione della manifestazione Video Game History. Lo stesso Accordi ha promesso che quella sarebbe stata l’occasione per scoprire “tutta la verità”. Parole sue naturalmente. Dopo aver cancellato i messaggi che, sul suo blog, lettori di Game Pro (e non solo) gli rivolgevano, ha indirizzato tutti alla “roundtable” brianzola che, da lì a qualche giorno, avrebbe animato l’evento organizzato per ben altri motivi.
Il filmato qua sopra non è del sottoscritto, ma di Andro, infiammabile moderatore di TGM Online. Filmato assolutamente identico a quello che sto per “estrarre” dalla mia videocamera e che sostituirà questo appena possibile. Il bello (o il brutto) è la perfetta concordanza di commenti e di sentimenti che sta dietro al mio e a quello qua presentato. C’è più voglia di ridere, che di rimanere delusi, talmente pacchiana è la cosa. Non sottolineo la mancanza di rispetto che si consuma ai danni dei lettori che si sentono spiegare come a 35 anni si “chiuda la fase del cazzeggio” su Internet. Ne approfitto solo per richiamare l’attenzione sul nuovo mito indiscusso: gli ultimissimi secondo del video mostrano uno dei lettori di Game Pro alzarsi e, con il viso contrito e vagamente schifato, andarsene. E’ “Il Cinese” che ha già commentato spesso e volentieri nel post originale che ha scatentato quest0’inferno. L’espressione è come quella roba di Mastercard: senza prezzo.

(A questo indirizzo è presente la prima parte di “Game Pro: una storia vera”, coi suoi mille e passa commenti)

0 risposte su “Game Pro: una storia vera #2 [video aggiornato!]”

Dal suo blog, messaggio che poi ha cancellato of course

” E a Monza, questo sabato, racconterò tutta la verità su tutto.

Monza, Video Game History. Sabato 3 ottobre. Ore 15:00. Tutta la verità, LIVE.

darò chiare e inequivocabili spiegazioni e sarò a disposizione di chiunque per qualsiasi domanda.

quanta fretta! ho detto che sabato spiegherò tutto

Domanda: Verrà dunque anche spiegato come mai Idra Editing è nella filiera dei produttori di videogiochi? Risposta: Certo che sì.

non c’è nessuna buffonata, è tutto chiaro, trasparente e vero. Sabato anche tu saprai, mio caro.

spiegherò tutto oltre ogni ragionevole dubbio.”

Bello il filmato. 😀
Ma se non aveva i dati, come faceva a sapere che le vendite di gamepro erano stabili?
E inoltre, come è possibile che Sprea andava avanti a commissionare fino a 27 numeri se erano tutti in perdita?

Qualcosa non torna.

Ma dirà la sua verità all’ivdc? se non sbaglio aveva annunciato un annuncio. Ci sarà qualcuno a fare domande?

Belli tutti e barvi tutti! pero..quelli in (pen)ultima fila…che brutta genteXD
Comunque,ottime le risposte di MM,si vede che come sintetizza lui,nessuno mai eh!!!porprio coinciso si…..

@Bloody-Marcel:
La verita scaturita da MM e’: che lui e’ il bene,e gli altri il male…ma,sopratuto,se hai 35 anni o piu,che caspiterina e acciperbolina ci stai a fare a predere tempo su un forum,un blog,e chi piu ne ha piu ne metta…siamo grandi per perdere tempo qui! spero seguirai alla lettera queste ultime parole/perle di saggezza!MM ha parlato,sia lode a MM…

Vabbè Andro, scherzaci poco che davvero tu ti dovresti ritirare da come riesci a risultare spesso ridicolo con i tuoi battibecchi infantili.

Andro sarà anche ridicolo con certi suoi battibecchi, ma dopotutto lui scherza nel suo tempo libero, senza alcuna pretesa di professionalità in quel che fa. Il suo ambito lavorativo è del tutto diverso dai videogiochi e se è durato finora in azienda (con crisi economica, cazzi & ammazzi) sono certo che agisca con la serietà che confà al suo ruolo. Mi rammarico nel vedere che, come abitudine tutta italiana, si passa agli attacchi personali per screditare le persone che ci stanno sulle scatole, anziché confrontarsi sugli argomenti.

@ 0_0

e chi ci scherza, qui c’è da piangere.

ah poi ogni commento su di me, rimbalza alla grande. Non ci è riuscito il Belli a farmi sbroccare figurarsi gli altri 😀

Grandi i soliti anonimi che lanciano debolissimi attacchi personali senza nemmeno sfiorare il centro. =)

In pausa pranzo mi guarderò ‘sto video e mi farò quattro risate, peccato che non sia potuto venire. =(

Quello di fianco a gorman sembra Fabio Simonetti!!

Salve, sono un lettore. O meglio, lo ero. Sono uno di quei lettori che vanno a periodo… C’è stato il periodo PSM, c’è stato il periodo NRU, il periodo Game Republic… Solo 2 riviste le ho prese dalla nascita e le ho continuate a prendere fino alla morte: Consolemania e Videogiochi (qua è stato facile, eh). Game Pro l’ho smessa prima. Inizialmente era un pallido riflesso di Videogiochi ma, alla fin fine, aveva vari contenuti che mi interessavano ed era l’unica rivista con un determinato target in edicola. Poi è diventata l’ombra di quel riflesso e l’ho abbandonata.
Ho seguito tutta la faccenda fin dall’inizio e i pochi dubbi che mi erano rimasti sono stati cancellati con questi video.
Che pena.
So che non aggiunge molto a qualsiasi discussione intavolata in questo lido ma, in tutta onestà, in 2 parole si riassume perfettamente il mio pensiero.
Marco Accordi c’è da dire che ha fatto un buon lavoro, però.
E’ riuscito a farsi pagare da Sprea per fare pubblicità a se e alle sue iniziative (come AIOMI, ad esempio). Tanto di cappello, non è facile.

Ma a chi si riferisce quando dice che chi che piangerà (suggerimento) non sarà lui? Forse alla buonanima di Mino Reitano?
Chi piangerà, insomma?
Ma soprattutto, chi alzerà il telefono come da istruzioni?

Posso dire di non aver capito sostanzialmente nulla di utile da quello che Metalmark ha detto, e che non mi pare che abbia risposto (parole sue) a tutte le accuse che gli venivano rivolte?

Cioe’… boh!!!

ciao a tutti,
io non sono del settore, sono solo un vecchio lettore della rivista videogiochi (quella dell’82 però ^^), passato negli anni per le varie zeta, kappa, tgm, consolemania… molti di voi li ricordo bene come firme ai tempi ed è un piacere vedere in alcuni casi come l’idea (positiva) che mi ero fatto sia confermata da quello che molti di voi hanno scritto in questa occasione.
quello che mi viene da chiedere ora, però è: per quanto ne sappiate la cosa avrà un seguito ? vi risulta che qualcuno procederà nelle sedi opportune ammesso e non concesso che sia stato commesso qualcosa di “provatamente” illegale oltre che non etico (sulla non eticità nessuno che abbia seguito il tutto credo nutra dubbi ormai) ?
fermo restando che il fatto che comunque un personaggio perda pubblicamente di credibilità è già un buon punto di partenza

ah, ultima cosa, per quello che può valere, un plauso personale a gorman per la serietà dimostrata ai tempi, per quanto mi riguarda, in tutti questi post, è la figura che ne esce meglio (non l’unica eh, sia chiaro ^^)

Non so perché tutta questa storia mi ricorda la posta sull’ultimo numero di picizeta dove c’era una pic di uno dei vermini di Worms legato con una gagball e l’invito a guardare la pic fino ad imprimersela per poi andare a riferire al tipo che gestiva la posta dopo tot anni

Quel numero di picizeta l’avevo preso solo perché era l’ultimo numero, non avevo un cazzo da leggere in torpedone (ero all’autogrill con chissiricordachi) e l’avventura del Vit in edicola era morta lì.

Scusate, ma mi era sfuggita, dall’altro thread, questa uscita infelice di Eldacar…
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Eldacar, il 5 Ottobre 2009 @ 17:01, ha scritto (riferendosi a come i lettori di Game Pro avrebbero dovuto accorgersi di che la rivista veniva strumentalizzata)
Bastava leggere lo spazio Made in Italy, la posta, gli editoriali, il colophon e farsi due domande. Poi aprire il sito di AIOMI e usare Google. 10 minuti per capire tutto.

Certo se ti riferisci al discorso stagisti, è un altro discorso. E non mi riferivo assolutamente a quello.
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Vedo che, nonostante le molte risposte date, continui a ripetere la solita cantilena. “Dieci minuti per capire tutto”, fantastico. Eh beh, aprendo un qualsiasi numero di Game Prot uno si deve accorgere subito di come Metalmarcio pubblicizzasse i suoi amichetti. Emanava un’aura negativa, noi lettori dovevamo percepirla.

Peccato che tu su Google sapessi già cosa cercare, mentre un lettore, pur scafato, abbisognava di molto più tempo per controllare su Internet ogni minima notizia, ogni minimo trafiletto. Peccato che tu avessi già altri indizi del comportamento losco di Metalmark, che noi lettori non potevamo avere. Peccato che tu sia professionalmente obbligato ad interessarti della situazione della critica videoludica italiana e degli intrallazzi di distributori, Confindustria e chissà chi altri, mentre noi è già tanto se troviamo il tempo per videogiocare. Peccato che, appunto, le riviste dovrebbero servire a noi videogiocatori proprio per evitare di impiegare troppo del nostro tempo libero ad improvvisarci cronisti sempre alla ricerca di nuove notizie, demandando questo lavoro a voi professionisti (che siate giornalisti tesserati o meno non ha importanza). E che se nessuno parla, se tutti se ne stanno con l’acqua in bocca, o per coprirsi l’un l’altro, o per paura di ripercussioni, noi lettori di riviste di videogiochi per forza di cose rimaniamo con un palmo di naso quando avvengono questi fatti. Dunque, lasciamelo dire: lettori conniventi un paio di balle.

Non ne sei convinto?

Ebbene, facciamo allora questo giochetto: prendo l’unico numero che al momento ho sottomano, il n° 12 di Maggio 2008 (gli altri quattro che ho non riesco davvero a trovarli, ma se insistete farò questa operazione per tutti, una volta rinvenuti) e passo ad analizzarlo. Pregasi notare che non c’era ancora la gestione Silvestri.

Partiamo dalla copertina. Il soggetto è il criminale virtuale Niko Bellic, e anche qui viene promessa tutta la verità (su GTA). Devo dedurne qualcosa? Che so, che ce la rivelerà al VGH, salvo poi non farlo? Che chi scrive su Game Pro sono tutti dei criminali (come Niko Bellic) e collusi con AIOMI, Black Bean, filiera, etc? Forse sono scemo, ma la copertina non mi suggerisce niente.

Apro la rivista. Nel retrocopertina c’è un paginone pubblicitario su GTA IV. Ah! Ecco! Allora è per quello che ne hanno fatto la cover story (magari è solo la copertina di Edge, ma io dubito, sono Sherlock Holmes io!), malandrini! Sono stati comprati dal distributore, corrotti con vil denaro! Potevano scegliere tra la copertina di GTA IV e quella di Smash Bros. Brawl probabilmente, ma dato che a tirchia Nintendo non aveva sganciato una lira in pubblicità hanno deciso per quella che avrebbe portato dei guadagni. E da cosa capisco che è tutto assolutamente corrispondente al vero? Dallo slogan “jump in”. Ma per piacere…

Editoriale: MEGA MARCHETTONA ALL’ITALIAN VIDEOGAME AWARD, di cui in tempi non sospetti io dissi: “Che colossale puttanata.” [LINK CHE LO COMPROVA] (e chi si incazzò? Metalmark? No, Eldacar. Strano.)

Pagina 2: pubblicità su uno speciale di TGM di cui me ne sono sbattuto altamente l’uccello.

Pagina 3: sommario, e soprattutto il colophon, che Eldacar ci dice essere pieno di indizi. Leggiamolo assieme: coordinatore editoriale bla bla bla, realizzazione di Metalmarcio – Idra Editing (uh, un service esterno! Anatema! Peccato che anche lo Studio Vit lo fosse, tutti farabutti anche loro?), hanno collaborato, etc. E io tra i collaboratori ci leggo: Francesca Noto, Virginia Petrarca, Gianluca Loggia (che sarebbe Ualone), Matteo Boccolini, Alberto Belli (Alberto chi? Eldacar? Nah, ma che dico!), Bonaventura Di Bello (uh, il sacro BDB in questo troiaio?), Matteo Bittanti (che scriveva pure su Videogiochi. Non era indignato?), Roberto Recchioni, Elisa Di Fiore, Guglielmo De Gregori, Vincenzo Lettera, Fabio Davide, Eliana Bentivegna, Veronica La Peccerella, Alessandro Mucchi (ovvero quello che ha portato alla luce la vicenda), Akiko Kawashima (?), Flavia Ceccarelli (disegni) (inciso originale), Mario Morandi (ovvero AIO di Retrogamer.it), Roberto Bertoni, Alessandro Mari, Giovanna Vizzaccaro (proof reader). Eh, cazzo, da qui si capisce molto. Che cazzo ci sarebbe da capire dal colophon, oltre che su Game Pro ci scrivono anche nomi noti dell’editoria (tra cui te, Elda), accanto a perfetti sconosciuti che, si suppone, stanno imparando un mestiere (non era così, ma un lettore come può saperlo?).

Pagina 4-6: Sommario generale ed artwork a mezza pagina di inizio articolo.

Pagina 7-8-9: Servizio sulla GDC (quella vera) che suppongo tradotto da Edge. Niente che tratti di AIOMI, filiera IVGDC, etc.

Pagina 10-16: Altri servizi che credo presi da Edge. Come sopra.

Pagina 17: Marchetta su un videogioco francese del cazzo. Ma niente che faccia pensare che Blak Bean ne sia coinvolta. O AIOMI, o IVGDC, o qualsiasi altro acronimo inglese del cazzo ideato per descrivere qualcosa di italiano.

Pagina 18-19: Woman, il pacere di essere donna. Hey, ragazzi, mi sa che avete sbagliato target, qui tira aria da caserma, altro che donne.

Pagina 20-21: La famigerata Made in Italy scritta da Alessandro Mucchi e che Eldacar ci consiglia di tenere d’occhio (rubrica che però io ho sempre saltato alla velocità della luce, trattando di argomenti – il mercato italiano – che non mi tangono). Nintendo Italia bla bla bla, Electronic Arts bla bla bla, Digital Bros, Persegati, Francesca Damato di EA Italia, Atari Italia, THQ Italia, grandi pacche sulle spalle, et… Oh, un grande successo per l’accordo tra Artematica e Black Bean! Porteranno Diabolik: The Original Shit anche all’estero. Ma è solo un trafiletto. E poi Black Bean è un publisher serio, no? Sono quelli che pubblicano Milestone, i grandi Milestone, l’orgoglio videoludico italiano, nonché l’unico, e neppure troppo visti i risultati degli ultimi anni. O devo intuire che hanno fatto pastarelle con Metalmarcio? E da cosa? Dall’odore puzzoso che emanano le pagine patinate? Boh. Chi lo capiva è un genio veramente. In cima, l’ennesima marchettona su IVGA (e siamo a due – se dovessi star a sentire Eldacar, ormai dovrei immaginare chissà che tramacce su quella manifestazione). Ah, poi si parla anche del VGH, quella fiera dove voi tutti siete andati. Chiaramente una marchetta: Fedeweb è iscritto ad AIOMI, me lo ha detto mio cugggino (no, sinceramente, come si poteva sapere? Tra l’altro gli iscritti ad AIOMI mica per forza devono essere tutti collusi con filiera e company: spesso i membri venivano circuiti da Metalmark, ci rimettevano soltanto i 10 Euro e così potrebbe essere accaduto anche a Fede).

Pagina 22: Consigli per la lettura di Matteo Bittanti. Sicuramente sponsorizzava i suoi amici! Bene, e ora passiamo a pagina ventit… Hey, aspetta un’attimo, c’è un intruso! E’ “The Intruder”, scritto indovina da chi? Ma da Alberto “Eldacar” Belli! “L’industria dei videogiochi vista dall’interno”. Ma allora lui è l'”industria”! Certo, non ho capito ancora quale industria, se quella dei PR (come Belli si è autodefinito, vedere tra i precedenti commenti), o quella dei distributori italiani (che non producono una sega), o quella dei produttori e degli sviluppatori (che sarebbe quella che interessa a noi poveri ritardati videogiocatori italiani, in sintesi: peccato siano al 99,99% stranieri). Boh, che ne so, lui è “dentro l’industria” (PR, vabbeh: ma questo ancora non lo sapevamo, ce lo dirà dopo un anno e più sul blog di Zave) ed è quanto basta. Leggiamolo, allora! In sintesi: un giorno due tizi hanno programmato un gioco, che non è un fantomatico capolavoro, ma comunque loro lo credevano, di nome N+. Idea brillante visto che esiste Xbox Live Arcade (senno erano scemi, naturale). Si sono incazzati perché il loro giocone, straordinario solo per i loro occhi, è uscito insieme a tanti altri videogiochi di merda. Cosa normale, perché accade anche sugli scaffali. Dei negozi. Singolare che anche il videogiocatore più intraprendente potrebbe credere che sia tutta una gran merda, ma non è così ed è un peccato (piove: il governo ladro, aggiungiamo). I giochi “tripla A” (vorrei tanto ammazzare chi ha inventato questa definizione, sinceramente) quasi perfetti invece sono posticipati per mesi, per piccole cose, il che è folle (che follia, rincorrere la perfezione). Intanto l’immondizia regna (il Belli ci ha messo dentro un po’ di attualità: era il tempo dell’emergenza a Napoli). Questo compromette il lavoro di chi ci saprebbe fare (eh beh, perché non rimandando i videogiochi triplo-coso nessuno svilupperebbe più i Giulia Passione, e nessuno più li acquisterebbe. Naturale.). La cosa triste è che l’idea è tornata al centro dell’attenzione (?). Tempo zero e tutto tornato come al solito (???). Si conclude con un generico “pessimismo e fastidio”, che non stona mai. Cazzo, non c’è un filo logico e non ci ho capito veramente una sega, ma se lo dice lui che “vede l’industria dall’interno” quasi quasi ci credo!

Pagina 23: Giochi in arrivo da tenere d’occhio. Sicuramente Metalmarcio lucrava pure su quelli. E anche sul Net Game del mese. Ma io da lettore intelligente e non assonnato come quel coglione di Olpus Bonzo, me ne sono accorto per primo.

Pagina 24: Tutti i segreti per realizzare ritratti perfetti. Interessante. Probabilmente è per via della telecamera del DSi: ora anche noi duemila lettori di Game Pro, che dico, conscious gamers, siamo per forza tutti appassionati di fotografia (e sicuramente Metalmark ci lucra a nastro: Andrea Bettini è chiaramente suo fratello).

Pagina 25: “Hype – Le uniche anteprime che ne sono libere” (LOL). La solita minchiata di infrasommario (forse per aumentare il fogliaggio). Interessante articoletto di Guglielmo De Gregori che funziona meglio di un sonnifero. Nessun riferimento specifico alle attività di AIOMI, IVGDC, IVGA, Gianni & Pinotto, etc. Quasi quasi penserei che sia una pagina “pulita” (ma io no, io sono scaltro! So che c’è del marcio dietro!).

Pagina 26-38: Anteprime che suppongo tradotte da Edge.

Pagina 39: Pubblicità ad un gioco di merda con cui, apparentemente e inspiegabilmente, Black Bean non è coinvolta.

Pagina 40-55: Speciale su GTA IV. Di Edge, suppongo.

Pagina 56-69: Anteprime di Edge (credo) su Top Spin 3, LostWinds, No More Heroes 2.

Pagina 70-75: Articolo sul comparto audio, credo di Edge.

Pagina 77-79: Anteprima su Race Driver: Grid. Penso sia di Edge.

Pagina 80-81: DUE PAGINONE SU ITALIAN VIDEOGAME AWARD (e siamo a tre marchette sull’evento. Che dici Elda, considerato che su ogni rivista Sprea era la stessa cosa, devo gridare allo sandalo?).

Pagina 82-84: Marchettona su uno sconosciuto sviluppatore italiano, che io nella prima lettura, al tempo, avevo saltato a piè pari poiché noiosissima e riguardante videogiochi che definire schifosi è un eufemismo, e che adesso, con il senno di poi, posso ipotizzare siano affiliati a Black Bean/AIOMI/filiera/etc… Ma della quale ipotesi non ho le prove per renderla tesi. Probabilmente perché non sono il lettore scaltro che si aspetta Eldacar, altrimenti le prove le avrei eccome, magari “guglando”.

Pagina 85: Altra pubblicità di una risibile rivista Sprea.

Pagina 86-87: U.S. Gameocracy, rubrica che al tempo avevo rapidamente saltato e di cui si parla di cose pallose. Ma non credo si parli di AIOMI etc. etc., a meno che i loro tentacoli non arrivino pure oltreoceano, s’intende (cosa improbabile).

Pagina 88: Pubblicità di una rivista utile solo ai cerebrolesi che non conoscono GameFAQs.

Pagina 89: Altro infra-sommario con interessantissimo articolo di Virginia Petrarca che parla di… ZzZzZzZz… (Niente AIOMI, comunque.)

Pagina 90-103: Recensioni, che suppongo di Edge.

Pagina 104-107: Retrospettiva su Forbidden Siren, che ipotizzo di Edge.

Pagina 108-111: Articolo di retro gaming che potrebbe essere preso da Edge.

Pagina 112: Scheda su uno studio di sviluppo Inglese, che non credo legato a Black Bean o amici di Metalmarcio, le cui trame credo finiscano in Italia (o almeno, spero).

Pagina 113: Scheda su un corso sui videogiochi che si tiene in Irlanda, come sopra. Prendere nota che queste ultime due pagine le avevo saltate quando avevo letto la rivista normalmente, senza analizzarla come faccio ora.

Pagina 114-115: “Appunti di Game Design: Conoscere i videogiochi per giocare meglio”. Ah, beh allora devo proprio leggerlo, altrimenti continuerò a giocare in modo improprio (™ Gemant 2005). Leggiamo assieme: probabilmente l’articolo più dannatamente pointless di tutta la rivista. Non vedo cosa dovrebbe fregarci, a noi semplici videogiocatori, di una teoria dei giochi come quella descritta, opinabilmente applicata ad un nuovo campo – posteriore a quei postulati del 1967 – come quello dei videogame… Ma non ha importanza. Chi è l’autore? Uhm, vediamo: tal “docente di game design presso la NABA di Milano” Francesco Alinovi. Francesco Alinovi? Ma dove l’ho già sentito? Boh! Nel dubbio, sospetto che sia colluso pure lui: Eldacar mi ha detto che Game Pro era tutta una grossa marchetta, non può sbagliarsi (e scriverci sopra anche lui, magari), e visto il casino sollevato da Eurogamer sui corsi di game design sponsorizzati da AIOMI, potrei essere portato a credere che l’Alinovi faccia parte della “scuderia” di Raul Carbone… Ma lo penso senza alcuna prova, solo il sospetto verso tutto ciò che è Game Pro che ci insinua Alberto Belli: perché noi non siamo lettori “chic” mica per niente, noi ce ne accorgiamo delle strumentalizzazioni, e giammai vogliamo essere “conniventi” leggendo la rivista e basta! Ad ogni modo, l’importante è che sappiate che ogni volta che vedo sfoderati i paroloni e le frasi ingarbugliate, io salto a piè pari. Pertanto, anche se Falinovix avesse mai avuto qualche rapporto con AIOMI ed il suo ciclo di corsi di ludologia non me ne sarei davvero potuto accorgere al tempo.

Pagina 116-121: Jump. Dico, io appena leggo “Bittanti” passo oltre, c’è altro da aggiungere? Ah, sì. Che ad una rapida scorsa non mi pare ci fossero strumentalizzazioni o altro tipo di pubblicità delle attività di Metalmarcio.

Pagina 122-127: “Borderline, lettere al limite. Vietato l’ingresso ai non videogiocatori” (immagino che “coscienti” sia sottinteso). Qui Accordi Rickards fa la parte del leone, ma non mi pare ci siano richiami alle sue attività diciamo “collaterali”. Note di colore: la prima lettera è una critica negativa a Ualone (che aveva affermato, al tempo, che la Playstation 3 è la console più completa e più adatta al videogiocatore moderno, cosa che ha fatto incazzare molti). A pagina seguente c’è una foto di odiose cosplayer nintendare vestite da Link (forse con qualche problema di identità sessuale: Link è maschio), che spero non siano implicate in un improbabile sex-gate con Metalmark, poiché lo compatirei parecchio in tal caso (le cosplayer nintendare sono della peggior specie). A pagina 126 c’è una simpatica foto di famiglia, con il Mucchi “in tiro”, probabilmente per impressionare il marchio di metallo (che invece sfoggia una “elegantissima” mise con cui forse un sedicenne non si vergognerebbe) ed ottenere qualche gramo Euro in più. Infine, a pagina 127, c’è una mia caricatura, seppur costellata di errori: non ho mai posseduto un poster di Pac-Man e neppure di Link cazzetto moscio di Wind Waker; odio Wii Fit e non lo comprerei mai, ed i panini che mangio sono più grandi ed unti. In tutto questo, nessuna citazione ad AIOMI, Black Bean, etc.

Pagina 128: “Attenzione, il grande nemico si sta avvicinando a tutta velocità.” Non ho capito a chi si riferisca: forse parla di AIOMI.

Pagina 129: “Il miglior gioco di gare off-road al mondo.” A me risulta diversamente, ma ce la beviamo. E non mi pare un gioco di Black Bean.

Pagina 130: Un energumeno pronto a picchiarci. Probabilmente è Raul Carbone.

Seriamente: a me non pare proprio che fossero così evidenti le strumentalizzazioni di Game Pro a favore delle attività di Marco Accordi Rickards. Col senno di poi è sicuro che ce ne fossero, ma si perdevano tra le altre notizie (ed in effetti questo faceva la loro forza: far credere ai lettori che fossero notizie valide come le altre).
Soprattutto, a chi comprava saltuariamente Game Pro il “disegno malefico” di Metalmark non balzava agli occhi nella sua sequenzialità.

Questo lo trovo valido, a meno che di non dubitare proprio di tutto e tutti, anche dello sfigatino che scriveva ogni tanto (e dico “sfigatino” con particolare partecipazione: c’era anche il “nostro” AIO tra i gabbati, e avrei potuto farmi fregare anche io con una collaborazione a titolo gratuito) o dello “schiavo cinese” sfruttato ed illuso da vane promesse (Alessandro Mucchi, lo sappiamo, la tua è tutta una strategia per rendere super-famoso Accordi Rickards, in realtà siete amiconi. Dopo non so che accadrà, ma alla fine… Profit!). Il che non mi pare un atteggiamento razionale. Perché dubitando di ogni piccola virgola o punto scritto su Game Pro, posso allora dubitare di ogni piccola virgola o punto scritto altrove. Magari su Eurogamer. Magari da Alberto Belli, che su GP ci scriveva eccome.

E un simile comportamento, sinceramente, mi sembra ancora più paranoico del mio normale livello di paranoia, che è di per sé già piuttosto elevato. E scusate se è poco.

Ed ecco qui la mia risposta ad Eldacar che avevo promesso (non ho potuto scriverla prima perché dalle ore 9:00 alle ore 17:00 non posso accedere ad Internet con il mio abbonamento HSDPA, pena pagare un occhio della testa a Tim.

Due precisazioni:
1) Non sono il redattore di alcunché rivista;
2) grazie per la sottolineatura, ma non credo di essere così scemo da non averlo mai notato nelle mie copie di Ikaruga per Gamecube e di G-Darius per Playstation. Mai sentito parlare di ironia (quella che pervade, ahimè, tutto il mio precedente post in oggetto)?

Non amo molto riempire di emoticons quel che scrivo, ma in quel caso credevo che il filo conduttore fosse chiaro: una lettura complottista di Game Pro che porta a pensare male di qualsiasi cosa scritta. La tesi che cerco di dimostrare è che non solo tale approccio complottista è impossibile per un normale lettore di Game Pro all’oscuro dei fatti o di qualche importante indizio (come quelli snocciolati da Eurogamer nell’editoriale di luglio scorso), ma anche controproducente.

Gorman, ma ce l’hai sempre su con noi, ludogiornalisti su al Sud? 😉
E, soprattutto, nel secondo filmato sei precipitato in un sonno catalettico per lo sconforto di quanto stavi sentendo, oppure ti stavi semplicemente trattenendo per non dire quanto ti passava per la testa?

Non capisco dove sta scritto che a 35 anni bisogna smettere di cazzeggiare fra blog e forum… comunque tante chiacchere e nessuna vera risposta sugli argomenti che veramente contavano. Ma forse il VGH non era neanche il luogo adatto per avere delle risposte. Sarebbe stato più corretto se Accordi avesse scritto le sue motivazioni direttamente qui (o ovunque avesse voluto) in modo da far chiarezza una volta per tutte. Ma oh, d’altronde a 35 anni mica si può cazzeggiare su un blog…

@ Dr. Manhattan

“Gorman, ma ce l’hai sempre su con noi, ludogiornalisti su al Sud? ;)”

Eeeeh??? Potevo capirla questa?

Rispetto alle mani fra i capelli, in faccia e quant’altro… un mix delle due sensazioni. Da una parte avrei voluto gridare di piantarla con le frescacce. Che se non voleva dire nulla era meglio tacesse proprio. Dall’altra… sentirlo dissertare su Videogiochi, Sprea & Co. mi rattristava alquanto.

Cosa si può aggiungere ad un video che si autoesplica da solo?

asd

Una foto scattata da me medesimo…

http://img15.imageshack.us/img15/9909/hpim0089r.jpg

In ogni caso sono convinto che ciascuno di noi, prima o poi, sia costretto a fare i conti con la propria coscienza. Marco Accordi inesorabilmente fa parte della categoria “ciascuno di noi”.

C’è anche da dire che con quello che sta sucedendo in parlamento in questi giorni, ben vengano i furbetti tipo metalmark che tutto sommato hanno le manine pacioccose sporche di marmellata. Anzi. Facciamo così:

“Metal, siccome stai sicuramente leggendo queste risposte ché noi ti conosciamo essere uomo che dice “A” ma fa “B”, sappi che ti perdono. Solo una cosa… occhio al campo in cui proverai (o proverete) a fare il furbo (i furbi), la prossima volta… perché noi non siamo solo un branco di adolescenti. Siamo uomini adulti con posizioni in millanta campi professionali. Non ultimi quelli politici. E in quel campo uno più furbo di te lo trovi sempre, specie se gli prometti la verità LIVE ma gli rifili troiate a nastro. Per toccarsi le palle servono i testicoli. Occhio quindi a dove metti le mani. Ti auguro tanta fortuna. In fin dei conti, sei uno dei tanti che ci hanno provato senza riuscirci.”

What else?

A me sembrate tutti scemi. cioè ma scemi che non sapete contare, eh! aiomi e confindustria nascono nel 2009, ivdc dell’anno scorso in via casuale dentro ludicarena (fiera di merda) evidente per chiunque che loro stessi non pensavano avesse successo… e in tutto questo game pro ha chiuso ORA. che cazzo siete tutti su a dire che ci faceva i cazzi suoi? che cazzo doveva pubblicizzarsi nel 2007? gli orti di facebook? boh, mi sembrate matti invasati che si montano la testa l’un l’altro a furia di ‘non ho parole’ non so cosa dire ‘è tutto una merda’… e quello magari mangia le mani che gli hanno tolto la rivista proprio ora che poteva usarla e non vi può dire ne quanto vendeva ne se andava bene, perche senno sprea lo querela, ne perche DAVVERO gliel’hanno tolta ne quanto gli girano i coglioni! bah un mare di troiate alla fine. alzatelo sto telefono, no? invece di stare qua a cianciare balle.

Beh da una parte non ha tutti i torti Mister Anonimo xD Cioè ok che MetalMark non ha detto un cazzo ma dal video non sembra che nessuno abbia azzardato qualche domanda e/o provocazione, anche a fine evento magari qualcuno poteva fermarlo e chiedere. Il polverone una volta che va giù va giù, non lo tiri più su manco con la gru (ma che cazzo sto a dire? xD).

Ad ogni modo non capisco sta cazzata del telefono da alzare. Qui in Italia non beccano pezzi molto più grossi che hanno rubato molto di più, figuriamoci se dovessero mai arrestare al volo Metalmark per la storia del finanziamento statale da 300’000 Euro per produrre un videogioco che non c’è. Me lo vedo, lo Zave, e alza la cornetta, chiama la Guardia di Finanza e denuncia Idra Editing…

«Guardia di Finanza, buonasera.» «Salve, sono il cittadino Mattia Ravanelli, abito a Milano, vorrei denunciare un abuso» «Mi esponga il suo problema» «Un tizio di nome Marco Accordi Rickards ha ricevuto irregolarmente un finanziamento di 300’000 Euro per produrre un videogioco» «Ah! Continui, continui… [il militare qui incomincia a pensare ad un pazzo suonato]» «Questo tizio non abita qui, ma a Roma, ed ha un service editoriale che non può sviluppare videogiochi a meno che non cambi ragione sociale…» «Ah, certo, certo, indagheremo. [taglia corto]» «Mannò, aspetti, non è tutto. Lui ha cambiato ragione sociale, ma solo tre giorni fa. Ed ha ricevuto il finanziamento comunque quando non poteva!» «Lei stia tranquillo intanto, che ci pensiamo noi… [incominciando ad assecondare lo Zave come con i matti]» «Ma non vorrà mica liquidarmi così? Senta…» «Non si preoccupi, prenda le sue pastiglie che ci pensiamo noi. Buona sera… TU TU TU TU».

Ovvero, nella migliore delle ipotesi non lo considererebbero neppure. Perché un privato, che non ha ricevuto un dolo (almeno non direttamente), dovrebbe denunciare una società con cui non ha rapporti tramite la Guardia di Finanza? Che gli fa, una soffiata anonima come al tempo del proibizionismo in USA? Se ne ha ricevuto un danno, uno si immagina che vada per avvocati. Immagino che qualcuno dei ragazzi illusi da Metalmark farebbe anche meglio ad andare da un avvocato del lavoro dei sindacati. In fondo, la miglior denuncia dell’operato di Metalmark è stata fatta a mezzo stampa. E proprio per questo mi chiedo piuttosto perché non sia l’Accordi Rickards ad andare da un avvocato a denunciare Eurogamer per via di tutto lo sputtanamento mediatico subito. Se è vero che ha tutte le ragioni come afferma, ne uscirebbe certamente vincitore. Forse che anche le testate giornalistiche sul web non contano più un cazzo come blog e forum, dopo i 35 anni?

forse qui qualcuno dimentica che metalfail faceva una rivista (che noi si pagava 6€) non pagando i collaboratori.

Se questa è una cosa normalissima….ah beh…..

@ olpus

“E proprio per questo mi chiedo piuttosto perché non sia l’Accordi Rickards ad andare da un avvocato a denunciare Eurogamer per via di tutto lo sputtanamento mediatico subito. Se è vero che ha tutte le ragioni come afferma, ne uscirebbe certamente vincitore.”

la tua è una domanda retorica immagino 🙂 nel dubbio ti rispondo io dal basso dei miei ricordi giuridici:
perchè se lo facesse e quanto è stato scritto qua è vero, si troverebbe a darsi la zappa sui piedi dal momento che a quel punto dovrebbe provare, in quanto attore, che il convenuto lo ha effettivamente calunniato (i.e. che lo sputtanamento mediatico di eurogamer era infondato) il che, considerato quanto è emerso in questi mille e passa post, è quanto meno improbabile.
In sostanza si tirerebbe fango addosso da solo.
mmmh, sì, la tua era decisamente una domanda retorica ^^

a proposito della foto di gorman invece, io gli avrei visto bene una nuvoletta sulla testa in stile fumettistico con dentro scritto “mamma mia” (se volete, pronunciatelo pure alla supermario :-D)

@ giopep

beh, del resto se non sei in grado di essere dalla parte della ragione come rispondi ? parli a vuoto per un pò, giri attorno al problema e, in sostanza, svicoli nella migliore tradizione politichese 🙂
in effetti direi che sarebbe perfetto per un eventuale candidatura…

vabbè, lasciamo perdere i massimi sistemi :-/

Olpus, perdonami, ti rispondo solo ora. Tutta quella spataffia a che pro?

Maggio 2008

L’associazione manco esisteva, è chiaro che mi riferivo a un momento successivo alla sua creazione (novembre dello stesso anno? Non mi ricordo)

Da quel momento in poi, si, te ne potevi accorgere pure tu. Certo, già prima ci stava lavorando

Piccolo inciso: ci ho scritto (gratis) su GP, finchè non sono stato “invitato” a spendere soldi dell’azienda per cui lavoravo sulla rivista stessa. Invito che ho gentilmente declinato (ovviamente è stata Sprea ad avanzare la richiesta)

Poco dopo, casualmente, la rubrica è stata eliminata

Per la precisione

Ciup

“Semplicemente, a 35 anni si chiude la fase del cazzeggio sui forum.”

Tanto si è detto su questa uscita che non saprei se è stata pronunciata solo per marcare e porre in risalto il fatto che c’ha da fare (?!) oppure per autentica ignoranza nei confronti dei nuovi mezzi di comunicazione e del confronto diretto, quando fino all’altro ieri si poneva come barman amicone del virtual-cafè. Non a caso, il termine “ignoro” spesso ricorre nei cinque minuti di delirio da palcoscenico. Ma nella sua posizione, Accordi mi sembra abbia adottato l’unica strategia e scappatoia lecita; insabbiare senza dare eco e voce mediale allo scandalo che, nato nella rete, dentro la rete rimarrà confinato. Come una RAM in attesa del riavvio del sistema.

Beh considerando che fino a che gli è servito per spammare i cazzi suoi, non esiste posto nel web in cui non sia arrivato. Ma si vede che non aveva ancora fatto il compleanno 😛

Eldacar detto
7 Ottobre 2009 @ 16:47

Da quel momento in poi [novembre 2008], si, te ne potevi accorgere pure tu. Certo, già prima ci stava lavorando

Allora, visto che insisti con “il lettore doveva accorgersene”, ho messo a soqquadro la mia camera (se volete allego foto del casino in cui vivo) ed ho recuperato i numeri di Game Pro da me acquistati: n°1 “Fracture”; n°12 “Dietro le quinte di Grand Theft Auto”; n°13 “Metal Gear Solid 4”; n°15 “Heavy Rain”; n°23 “Final Fantasy XIII”. Mi pareva di avere anche “Impresa Titanica” ma non lo trovo, forse avevo visto soltanto le foto della cover sul web. Se vuoi te li sfoglio tutti uno per uno, ma dato che dici che un lettore doveva accorgersi dei traffici di Metalmarcio solo dopo novembre 2008, l’unico numero da analizzare in mio possesso dovrebbe essere il 23 di maggio 2008. Procedo più veloce questa volta.

Nel numero 23 c’è ancora la firma di Alessandro Mucchi (e caspita se ce ne hai messo di tempo prima di sfanculare Metalmark!) ed inizia la collaborazione con Stefano Silvestri (persona che mi pare di aver capito che tu Elda, stimi molto).

Editoriale: annuncio dell’arrivo di Stefano Silvestri. Trame segrete qui?

Colophon: cambia una sega rispetto al numero 12, tranne che esce Mario Morandi (AIO), entra Simone Trimarchi e Angelantonio Citro ai disegni. Ancora non vedo tramaccie.

Pubblicità Blockbuster. Sommario. Articoli (che suppongo di Edge) su: PSP, HD, MMOG di Sony, intervista a Steve Meretzky, intervista a Masaya Matsuura.

Made in Italy di Alessandro Mucchi: Magix + Atari Italia, Microsoft “Play Smart, Play Safe”, Microsoft + Stefano Fontana, lancio italiano del Nintendo DSi, dati di vendita di SCE Italia, Nintendo + Federazione Italiana Fitness, Games Bond + THQ Italia. Tutti quanti collusi con AIOMI, devo desumere? Non è finita: secondo AESVI il settore videoludico in italia va a gonfie vele. AESVI è collusa con AIOMI, Black Bean, filiera? Forse. Ma non ho alcun indizio per crederlo, e senza altre prove penso ad AESVI come quell’associazione di settore che unisce SCE Italia con Nintendo Italia e Microsoft Italia settore gaming. Importante accordo tra Black Bean, che qui viene descritta come parte del gruppo Leader (gruppo che ha distribuito Warcraft e Starcraft in Italia, che si suppone serio), e Codemasters (altro gruppo che si suppone serio, Game Genie permettendo). Adesso so che era tutto un magna-magna con Metalmark, ma al tempo? Da cosa dovevo intuirlo? Infine, grosso e gigantesco logo dell’Italian Video Game Award, che a me sta sul cazzo altamente, ma che presumevo a te Elda stesse simpatico, visti i vecchi messaggi su Retrogamer.it, e riferimento nel trafiletto dell’IVGA ad AIOMI, che assieme a Game Pro ha proposto il premio speciale per il miglior videogioco italiano. Pregasi notare che è la prima volta che leggo di ‘sta AIOMI.

Nuovi giochi da tenere d’occhio, net game del mese, pubblicità ad un inutile manuale di Sprea, pubblicità con modulo d’acquisto di pubblicazioni Sprea, rubrica Hype con il solito noioso commento di Guglielmo De Gregori, che inizia, nemmeno a dirlo, con il parlare dei titoli “tripla A” (termine che, ripeto, odio).

Anteprime, che suppongo di Edge su: The Sims 3, Infamous, Split/Second, Fuel, God of War III, Ghostbuster, Overlord II, Bionic Commando, Bloom Box 2, The Conduit, Star Trek Online.

Via lo sporco con Cyber Clean! Questa ve la risparmio.

Articolone su Final Fantasy XIII, che suppongo di Edge.

Intervista al capoccia di Activision Blizzard Italia da parte di Stefano Silvestri, che spero non sia colluso con AIOMI, Black Bean, filiera, Confindustria, etc, etc.

Articolo su Dead to Rights che suppongo di Edge.

I cento migliori giochi da giocare oggi. Mi pare un articolo di Edge, e poiché non ci vedo da nessuna parte “Il Rosso e il Nero”, desumo non sia stato taroccato da Metalmark e/o Raul Carbone.

Abbonati a Game Pro! Riceverai solo altri bellissimi quattro numeri! LOL

La storia segreta di Atari. Uhm, di certo qui parlerà come in realtà i videogiochi siano stati inventati da Raul Carbone! Leggiamo… Uhm, pare di no. Che delusione.

La grande sfida si è conclusa: Italian Videogame Award. Grazie per aver votato! Scopri i vincitori sul nostro sito (di Sprea) e fai aumentare le visite al nostro banner. Doppio paginone.

Ronin di Virginia Petrarca (era una merda, l’ho saltato – che cazzo dovrebbe saperne sul Giappone lei? Mica ci vive, dunque sa tutto quello che posso sapere anche io.) Comunque niente AIOMI qui.

Indie Vault.it di Vincenzo Lettera. Che palle. Saltato a piè pari. Niente AIOMI comunque.

Doppio paginone su Gay Village. Imbarazzante l’uso degli artwork videoludici, sembra una pubblicità di un negozio di videogiochi degli anni ’90 (li avete presente, quelli che facevano il collage con Jin Kazama, Lara Croft e Super Mario per pubblicizzare il loro negozietto e poi si compravano lo spazio pubblicitario su Consolemania e Mega Console? Ecco). Peccato si tratti di una pubblicità “istituzionale” che è finita su tutte le riviste di Sprea Media, non penso c’entri Metalmarcio.

Artwork di Oboro Muramasa, e messaggi subliminali su AIOMI all’interno (basta usare uno specchietto posizionato sulle tette della tipa e apparirà “I ONE I X HE ^ DIE”, chiaro riferimento a Paul Mc Cartney, Marco Accordi Rickard’s assistant).

Rubrica Review, altro articolo di Virginia Petrarca sui minigiochi. Speravo AIOMI, vabbeh.

Recensioni, che suppongo di Edge su: GTA Chinatown Wars, Little King’s Story, Plants VS Zombies, Dawn of War II, Secret Files 2, Sonic and the Black Night, Valkyrie Profile DS, Resistance PSP, Cryostasis, Il Padrino 2, Empire TW, Time Hollow, Dragon Quest V.

Arretrati di Game Pro con richieste di pagamento a Sprea (non AIOMI).

Speciali su Viewtiful Joe e nascita della Playstation. Non vedo “aiomate”.

I soliti editoriali pallosi che salto. Tre sembrano di Edge. Uno invece è di Simone Trimarchi, che sinceramente non so chi sia (ma non fa pubblicità ad AIOMI & Co). Sorpresona: sono spariti MBF, Ualone, Ben01t. Meglio per loro, a questo punto.

Caffè della linea del bordo: i soliti sconclusionati deliri di alcuni lettori, e le risposte gongolanti di Metalmarcio. Ah, ecco qui: “Caro Emiliano, è difficile [ottenere un lavoro per una delle tante software house, ndBonzo] ma non impossibile. A parte il fatto che cominciano a nascere in Italia dei corsi molto ben organizzati [e che organizzazione! ndBonzo] per entrare nell’industria dei videogiochi (uno su tutti il Master in Digital Entertainment della IULM di Milano [e qui immagino la rabbia di Eldacar. Tranquillo, io appena sento parlare della IULM, l’università di Mediaset, mi metto a ridere, non avendone una grande opinione. ndBonzo] del quale parlammo diversi numeri fa [numero che non possiedo, fortunatamente, ndBonzo], ti consiglio di iscriverti al forum di AIOMI, l’associazione che ho fondato [ed ecco che qui ci spiega cos’era ‘sta AIOMI di cui parlava prima. Era sempre lui. Quando prima diceva “premio proposto in collaborazione con AIOMI e Game Pro”, in realtà intendeva proposto in collaborazione con Marco Accordi Rickards. Peccato che al tempo non avessi nemmeno considerato il trafiletto sull’IVGA, nemmeno mi ricordavo di questa stronzata di AIOMI, ndBonzo] per la difesa della cultura dei videogiochi (www.aiomi.it) [e qui al tempo avrò pensato “figo, un’altra associazione del cazzo e della merda che non giungerà a nulla” e tirato oltre, ndBonzo]dove troverai tutte le software house italiane [che sono tante! LOL, ndBonzo] e un’apposita sezione (Dev Box Online) per chi offre e cerca lavoro nel settore. Tentare non costa nulla, in fondo [solo i 10 Euro di iscrizione ad AIOMI, ndBonzo].” Col senno di poi so che la letterina se l’è scritta da solo Metalmark giusto per parlare della sua fottuta AIOMI, ma al tempo pensavo che Emiliano esistesse e fosse il solito illuso che non conosce la situazione disastrosa italiana, con corsi inutili su cazzate (dato in realtà gli unici corsi utili sono quelli di laurea, per diventare programmatore o grafico, mica quelli di game design del Bittanti) e la necessità di emigrare per trovare un lavoro decente nel settore videoludico (qui in Italia ci sono quattro gatti a fare videogiochi, e uno è Milestone, e l’altro è Ubisoft Italia, di proprietà guarda caso dei francesi). Non avevo modo di credere che la lettera fosse falsa, al massimo che Metalmarcio avesse pescato proprio quella più adatta a parlare della sua associazione della minchia.

Si chiude con il pamphlet di marchio di metallo…

VIVA LA RESISTENZA

Ora e sempre. La Resistenza
all’ignoranza, al moralismo e ai
falsi perbenisti. Ma anche ai falsi e
basta, a pensarci bene. Resistere è
un dovere morale, un impegno e
una battaglia che non ha mai
fine, e che anche nei videogiochi
ha un senso profondo. Non
mollate mai, non abbandonate le
vostre posizioni e non fatevi mai
mettere a tacere. Ricordate: on
necessariamente dobbiamo
batterli, bata combatterli. E non
è detto che una storia triste non
possa essere bella.

– Marco Accordi Rickards

Bravo berlicche, parli proprio come un libro stampato.

Anticipazioni del prossimo numero di Game Pro.

Pubblicità di “il mio Facebook”, altra rivista spazzatura di Sprea.

Pagina 130: una specie di hippie ci invita ad iscriverci ad AIOMI.

Adesso spiegami Elda, da dove avrei potuto capire che Metalmark sfruttava reiteratamente Game Pro per i suoi loschi scopi. Specialmente considerando che era la prima volta che ne sentivo parlare. E considerando che mi sembrava la solita puttanata ininfluente (non sapendo degli intrallazzi con Leader e filiera di Confindustria) a cui non ho dato peso. Forse, avessi visto un IBAN (che fortunatamente è stato rimosso dal Paglianti) avrei potuto pensare ad una mossa molto poco elegante da parte di Metalmark, ma per fortuna (per quel che posso sapere dalla lettura dei pochi numeri di Game Pro che possiedo) il comportamento di Accordi Rickards alla guida di Game Pro era dentro certi limiti di decenza, magari proprio grazie al controllo editoriale dei dipendenti di Sprea.

andro detto
7 Ottobre 2009 @ 08:02

forse qui qualcuno dimentica che metalfail faceva una rivista (che noi si pagava 6€) non pagando i collaboratori.

E per l’appunto mi sono concentrato sul discorso “eh ma i lettori potevano accorgersene, ovviamente non parlo del discorso stagisti” di Eldacar.
Per quel che mi riguarda, che Metalmarcio fosse uno schiavista è anche più grave del non aver mai parlato delle iniziative di Elemental Italia accanto a quelle di AIOMI.

Procione mannaro detto
7 Ottobre 2009 @ 09:59

la tua è una domanda retorica immagino 🙂

Molto retorica. E’ evidente che nemmeno Metalmarcio “alzi la cornetta” (ROTFL) perché teme che le prove di Eurogamer contro di lui siano inattaccabili.

Ah, comunque, assieme agli stagisti sfruttati (e ai precari sottopagati come Alessandro Mucchi – ma non potevi andartene prima? Sei rimasto lì un annetto buono eh.) non dimentichiamoci neppure dei 300’000 Euro di finanziamenti ricevuti dallo Stato per un videogioco non esiste. Soldi nostri, perché appunto vengono dalle tasse raccolte dallo Stato.

Olpus, un’altra spataffiata inutile: se c’era Silvestri già era finita la giostra. O recuperi un numero in mezzo fatto da lui o e’ inutile. Scusa avrei dovuto precisare pure questo

BTW tra un po’ comincia…vediamo le sorprese

Dite l’IVDC? Presentano il fantomatico VG sul serio a quanto pare:

http://multiplayer.it/notizie/71040-ivdc-2009-il-programma-delle-superdirette-di-multiplayerit.html

13:00-13:30
La nascita di Wingers, nuovo progetto di Black Sheep Studios
Raoul Carbone, Black Sheep Studios
Analisi di una produzione italiana in tutte le sue parti: come sono stati affrontati gli aspetti burocratici, artistici e tecnologici per aggredire un mercato internazionale sempre più competitivo.

In teoria tramite M.it è possibile intervenire in diretta (o almeno così ho capito non vorrei dire cazzate), chi ne ha la facoltà ne approfitti 🙂

Olpus, se tu avessi scavato di più sul passato di Steve Meretzky avresti fatto 2 + 2 e saresti giunto alla verità.

Un pervertito come lui che ti scrive Leather Goddesses of Phobos sicuramente é invischiato in un traffico illecito di collaboratori sottopagati internazionale, ma che dico, intergalattico.

Eldacar detto
8 Ottobre 2009 @ 09:17
Olpus, un’altra spataffiata inutile: se c’era Silvestri già era finita la giostra. O recuperi un numero in mezzo fatto da lui o e’ inutile.

A parte che nel n°23 almeno due riferimenti ad AIOMI ed uno a Black Bean ci sono (seppur che, ripeto, non credo che uno, senza le prove di Eurogamer, avesse potuto pensar male di quei trafiletti senza dubitare anche di tutto il resto), in realtà quel numero era l’ultimo della “gestione Metalmark”, dato che, come si anticipava sul forum di TGM (nella fattispecie, nel forum di addio alla storica rivista aperto da Stefano Silvestri, che adesso non ti posso rintracciare dato che quel server è fatto con lo sputo ed è off-line da quattro giorni), il Silvestri era arrivato troppo tardi ed aveva fatto a tempo giusto a scrivere quell’intervista al tipo di Activision e poco altro.

Ad ogni modo, se i numeri da tenere d’occhio sono quelli di (parole tue) dopo Novembre 2008 e prima di Maggio 2009, ovvero i numeri dal 16 al 22, che purtroppo (o meglio, per fortuna) non possiedo, allora Metalmark ha fatto un uso strumentale di Game Pro davvero limitato, “solo” sei mesi (che per i miei gusti sono pure troppi, ma non sono certo i quasi tre anni che è durata Game Pro) prima che Sprea (o Paglianti, o Tosini) prendessero provvedimenti e lo lasciassero col culo a terra. Il problema è che dai tuoi discorsi sembra che Game Pro, stagisti a 7,50 € a parte (che un lettore non poteva sapere), sia sempre stata la pietra dello scandalo, e che chi non se ne è accorto è un fesso che non finisce più, per non dire complice. Un grave affronto alla vostra dignità professionale, averne comprato qualche numero tanto per non guardare le schittate di piccione sulle piastrelle della stazione di Venezia Santa Lucia.

“chi ha qualcosa da ridire può prendere il telefono e denunciare alle autorità competenti, se riesce”
Zave, perdonami ma devo citare un certo giurista: non omne quod licet honestum est.

Interessante… sono venuto a conoscenza dell’intera vicenda solo ora, e la cosa francamente mi fa piacere considerando che sono uno dei tanti a essere stato truffato dall’editoria videoludica nostrana, il tutto a suon di promesse e opportunità sbandierate a più non posso…
Certo, di fondo ci sarà pure l’ingenuità data dalla giovane età, dalla scarsa esperienza lavorativa, dall’entusiasmo, ma questi miserabili loschi figuri con che coraggio si guardano allo specchio al mattino?

Per non parlare delle minacce e dei termini usati, peggio di una cosca mafiosa…

Noto con disappunto che Black Sheep non ha preso in considerazione la mia proposta di aggiungere una S all’inizio del titolo di questo straordinario gioco. Peccato. Almeno qualche pornomane avrebbe trovato la cosa interessante…

Ma… ma… che cazzo dice alberto belli che fa riviste con 1200 euro a testa per tre persone? pagate in nero, spero… perche altrimenti è un trentenne che non sa contare! iva e ritenuta d’acconto piu il 4% di anticipo inps (o cagi o il cazzo che sia) sono il 44 (QUARANTAQUATTRO!!!) per cento in piu su qualsivoglia cifra… capisco accordi che stipendiava comunque la gente anche con game pro scontata a metà perche gli lavorava dentro l’azienda e magari gli faceva fare altre cose e magari recuperava quei soldi dando alla gente di game pro anche altri lavori, altre riviste (visto che era un service! scusate eh 🙂 ma elda come fa a dare 1200 euro a 3 persone e farci stare tutto dentro 3k e spicci? se li paghi a partita iva vale il calcolo di sopra, se li paghi a ritenuta d’acconto sei comunque un pazzo fuorilegge perche hai dei sottoposti e li paghi come autonomi, (ed è comunque un signor 20 VENTI per cento in piu) se li assumi neanche te lo dico come li paghi!! forse 3000 euro al mese ti vanno via per una sola persona o quasi !!! si puo parlare di 700 euro pulite a testa per 3 persone, (di solito sono tutte partite iva) quindi all’azienda escono piu o meno 1100 euro per ogni persona, di cui circa 350-400 vanno via OLTRE lo stipendio, 200 di ritenuta d’accotno allo stato, e 200 di iva liquida al lavorante… se si parla di collaborazione autonoma allora parliamo di 900 euro a persona + ritenuta allo stato, niente iva ma comunque meno delle cifre stupide che dice lui… tra l’altro allo stato non gliene frega una bega che lui è benefattore… se hai guadagnato 3500 euro lo stato se ne fotte che li hai investiti tutti, le tasse sopra ce le paghi lo stesso… quindi ci perdi anche un porco venti per cento! (e non parlo dell’iva su 3500, lo so che è esclusa… parlo delle tasse sull’imponibile, sui 3500 gia netti) te ne rimangono 2800 FORSE… se dovessimo farci sopra lo stesso calcolo di prima, alle povere 3 persone ora rimarrebbero 550 euro al mese nel primo caso e 700 e spicci nel secondo… ELDA MA CHE CAZZO DICI :))))) o l’azienda che rappresenti e per cui parli fa tutto in nero, o avete aperto una onlus e non ne sapevamo niente!! 🙂 alla fine mi sa che accordi paga di piu!!
oh, a meno che non ci vuoi far tirare giu la balla che VOI siete buoni e altruisti e che non solo stipendiavate la gente in nero per il bene di game pro e dei lettori tutti, ma che ci pagavate le tasse sopra pure regalate!!! 🙂 e dovreste accusare gli altri di cialtroneria aziendale?? come si vede che solo i ragazzini coglioni vi leggono, nessuno che pensa ste cose??? tutti a guardare dove vi indica!! ma comprategli/vi un pallottoliere!!!
Fanno schifo tutte e due le fazioni, ecco la verità… solo che non si sa perche ora va di moda sputare solo su una: siamo CIECHI!!!!! INCAZZATEVI CON SPREA!!! (tra l’altro… elda non sa contare ma voi non sapete leggere: idra è sul colophon di game pro dal primo numero, ma siete ciechi?? tutti svegli ora, a dire non sapevamo che la faceva un service, non lo sapevamo! mah! meno male che siamo tutti gente di computer!)

Nessuna partita IVA o ritenuta d’acconto infatti. Si è sempre parlati di 1200 Euro netti. Netti, leggere bene. Il contratto sarebbe dovuto essere a progetto o a tempo determinato, tutto quello che l’azienda doveva pagare lo pagava e il resto restava in tasca alle persone che GP l’avrebbero dovuta tradurre. “In nero” non esiste proprio in questa parrocchia, e ci mancherebbe.

Hai detto un sacco di minchiate, quindi 🙂

Ma ormai è uno sport, dopo l’IVDC non mi sorprendo più di niente

P.S. Io ho la P.I. quindi tutte le pippe sulla tassazione puoi anche risparmiarle. Anche perchè se un giovane apre la P.I. oggi, per fortuna, per 3 anni non ha neanche troppe menate

[— WARNING WALL TEX WARNING — — WARNING WALL TEX WARNING — — WARNING WALL TEX WARNING —]

Dopo essermi letto più o meno tutto quello che credo ci fosse da leggere (non solo su questo blog) dico la mia, potete pensare che sia un anonimo lettore, uno di quei tanti +1 che fanno grosse le statistiche di vendita e i dati auditel, ma non lo credo, il mio nick è piuttosto famoso nell’area sprea, e ancora devi schivare i metoriti che mi piovono addosso dalle fatture che mi hanno lanciato gorman e paglianti (asd). Faccio una piccola premessa, pensavo che gorman fosse una persona rispettabile, ma la realtà ha dimostrato che è molto di più, un gentiluomo, nel suo significato più primigenio e pieno, una persona al cui passagio c’è solo da togliersi il cappello e farsi da parte, per quanto abbiamo litigato spesso in passato su argomenti relativamente frivoli, lo stimavo, lo stimo e lo stimerò sempre, voglio anche dire che per quanto non stimi particolarmente il contenuto degli articoli di pape e zave devo ammettere che questi 1200 e rotti post mi hanno mostrato molto del loro lato umano, per cui non posso provare che profondissima stima sia per l’integrità morale sia per il loro attenersi alle regole, scritte e non, lo dico senza falsa adulazione, mi riterrei fortunato a potergli stringere la mano, perchè dimostrano una coscenza (civile e morale) al di sopra della media in cui sguazziamo, veramente anche loro due gran signori, che in tutto questo possono dire di uscire a testa alta, sicuramente non piangendo.
Dopo questa doverosa premessa, dato che sul discorso compensi et etica si è oramai detto tutto o quasi, mi piacerebbe fare un paio di divagazioni mie; innanzi tutto se analizzato anche solo superficialmente il comportamento dell’accordi (a cui mi riferirò con il nick merdalmark) ricorda da vicino il comportamento di larga parte della classe politica, non solo Lui, Berlusconi, ma di tantissimi personaggi della politica della prima e della seconda repubblica, gente che per far sparire i soldi li buttava nel cesso (o almeno ci ha provato) eppure bene o male sono tutti li, tra maneggini e maneggioni, triste italianità dirà qualcuno, io preferisco la defininione di scarpinato, giudice antimafia, “sistema corrutivo mafioso” che rende abbastanza bene la sostanza, per cui chiedo di stare attenti alle attività di merdalmark e dei suoi soci, perchè c’è il rischio che tra qualche anno di vederlo infilato in qualche lista politica, e pensare che un farabutto della sua risma decida della politica, fosse anche, del comune mio, che di abitanti ne fa 7000 mi da il voltastomaco (e dire che nelle utile due giunte comunali è transitata una fauna di briganti e banditi veramente notevole), quindi chiedo a chi può di tenere traccia delle porcherie di merdalmark e se possibile segnalare pubblicamente ogni rischio per l’incolumità generale.
Altro capitolo su cui mi sento di dover dire la mia è il business plan portato avanti da merdalmark e altri (si eldcar sto parlando anche di te, se non l’hai capito), che si può ascrivere facilmente alla voce “capitalismo senza capitali”, che è il cancro dell’economia italiana (forse anche altrove, ma non ho basi su cui poggiarmi), il meccanismo è semplice, non ho i soldi ma voglio fare impresa, c’è un business che frutta e mi ci voglio ficcare dentro (o comprare una società che già c’è), mi servirebbe 100 ma io ho 5, allora vado da un istituto di credito, mi faccio prestare i 95 mancanti, però la banca li rivuole indietro presto quei soldi, e io voglio degli utili, cazzo, mica mi sogno di lavorare per la banca 10 anni, allora che si fa? si abbassano gli stipendi dei dipendenti, i compensi degli esterni, si subbappalta al ribasso, si sfruttano
tutta quella selva di contratti atipici che sono stati creati esattamente per quello scopo, alzo il prezzo del prodotto offerto, non spendo una lira in innovazione e tutto quello che guadagno che non va alla banca me lo intasco io e i miei compagni di merende. ecco questo è il discorso generale, il perverso meccanismo che ha fatto dell’italia il paese con gli stipendi più bassi dell’europa (a 15) con le società più indebitate dell’area euro (o quasi) con servizi pessimi ma con il costo della vita spaventosamente elevata. questo è il modello economico italiano, fatto di sfruttamento e gabole, prendi i soldi e scappa si potrebbe dire, trovo schifoso e nauseante che qualcuno lo possa difendere.
Faccio una ultima digressione che esula parzialmente dal gamesgate, il discorso professionalità, se gamepro ha chiusto per scarsità di vendite (ammettendo questo, dato che non si può essere sicuri di nulla a questo punto) si può dire che il mercato ha sancito il fallimento di un progetto editoriale a bassisimo contenuto professionale, però, aggiungo io, questo non significa incensare le testate che sopravvivono come il tempio della professionalità e della critica, chi mi conosce anche di sfuggita sa che più e più volte mi sono scagliato contro la poca professionalità delle testate, se gorman mi assicura che finchè lui ha avuto voce in capitolo mai una bustarella è stata passata per dare questo o quel voto, lo dico con sincerità, gli credo, e gli credo perchè ha dimostrato con gli atti di tener fede ai suoi principi, il problema sta quindi nel chiedersi perchè le redazioni si comportino spesso come se quelle bustarelle le ricevano, e no, non mi basta il K&L che ha preso un votino (comunque superiore alla sufficienza), vedo tanti, troppi titoli ad altissimo hype incensati come lo stato dell’arte attuale, quando poi, prova su strada, non posso che notare vomitevoli difetti e intollerabili discrepanze tra quanto recensito e quanto giocato, tanto che spesso, e non solo a me, ci si domanda se il gioco nella mia scatola fosse diverso da quella del recensore (e no, non si parla della differenza review
code e gold code).
Questo discorso non è inutile caciara, soprattuto perchè la ‘fu’ videogiochi, di cui gamepro ha preso il posto (anche come segmento di vendite) aveva come obbiettivo una discussione più matura del medium, quando critico una recensione di un VG e la risposta più completa che mi sento dire è “ma le vendite sono state tantissime, quindi alla gente è piaciuto, tutte le recensioni del mondo sono allineate quindi siete quattro gatti che fanno casino suoi forum” i coglioni cadono, rotolano fino a fare il giro completo, perchè oggi giorno il maggior paramento per valutare i videogame sono i dati di vendita, la mole di incassi, adesso se andiamo a guardare medium abbastanza vicini al nostro, come cinema e fumetti proporre una logica di questo tipo si verrebbe scorticati vivi e messi sotto sale per piacere al signore (cit), perchè non posso dire che oblivion fa schifo, fa cagare sangue a spruzzo anche se ha venduto TOT milioni di copie senza essere bruciato come eretico nella prima pubblica piazza? perchè tanto, troppo spesso i redattori si fanno prendere dall’hype (data la loro buona fede) e fanno recensioni strampalate? oltre al già citato oblivion ricordo pure con raccapriccio quella si SPORE su gmc… roba che poteva essere stata scritta da un 14enne a livello di
‘influenza dell’hype sulla valutazione del gioco’ o giù di li. sapere che una firma importante del settore, che si considera esperta di GDR vada pazzo per NWN2 mi ha fatto semplicemente accapponare la pelle, io manco sono riuscito a finirlo, figurarsi, e dire che il 1 (con i trucchi) avevo provato a finirlo, ma il due no, non ci sono riuscito, scoprire che non sono il solo a valutare la stampa di settore oggi giorno come ben poco professionale e molto soggetta alla moda del momento mi intristisce, perchè sono altresì convinto che una rivista di critica videoludica in italia abbia spazi sufficienti per poter sopravvivere, certo non avrebbe il volume di vendite di un gmc o un tgm, ma l’importante è scrivere della propia passione e portarsi a casa uno stipendio dignitoso che ti possa permettere di pagare le bollette (come è scritto nel nostro, complesso, apparato di leggi, che tra l’altro, imporrebbe che a mansioni uguali corrispondesse identico salario… vuote parole ma vabbè si sa) mi intristisce anche perchè sono fermamente convinto che è dalle vostre penne, dagli scritti di persone affermate come gorman, pape, fulco, etc.. che si possa far maturare questo medium, i VG si sdoganeranno, è mera questione di tempo, girano troppi soldi per poter scatenare crociate contro l’industria dei ‘giochini’, spero solo che lo sdoganamento non passi solo per il volume dei denari spostati ma che possa passa anche (e sottolineo anche) per il valore culturale degli stessi, perchè sono sicuro, e di questo ne sono fermamente convinto, i videogame possono produrre opere di valore artistico di assoluto rilievo, nella loro specificità, ovviamente.
Un sentito grazie a chiunque si sia sobbarcato la lettura integrale del testo, spero di non essere travisato, e rinnovo le mie lodi per i comportamenti tenuti da gorman zave e pape in questa sede (cito solo loro perchè gli altri non li conosco bene e non riesco a tenere a mente gli oltre 12000 post, abbiate pietà XD), mi piacerebbe se si potesse organizzare una tavola rotonda su questo ultimo aspetto da me citato, ho già tentato un paio di volte a provare ad organizzare qualcosa ma purtroppo non avendo soldi alle spalle e qualche problemuccio mio (niente di grave ho solo tentato di farmi pendere sotto da un treno XD) non si è mai concluso nulla, bho mi piacerebbe anche solo assistere a qualcosa del
genere, se non parteciparti e/o organizzarlo, io l’idea la butto lì, se a qualcuno sfagiola mi faccia sapere ^_^

Fulminato, tutti bei discorsi, ma non hai capito una mazza e continui a paragonare realtà che non c’entrano niente l’una con l’altra, continuando a spaccare le palle a me che, non so se s’è capito bene, non faccio i conti e non do soldi. Anzi, sono uno dei pochi con il tesserino che potrebbe bestemmiare, a sentire te. Ah, Fulco scrive su Eurogamer visto che lo citi tra quelli di cui ti fidi

Comunque la cosa lollosa è questa: Carbone ha risposto al Gamesgate con una lettera formale a noi altri

http://www.eurogamer.it/articles/gamesgate-scandalo-videogiochi/comments

(In mancanza di nuovi “scoop” di Eurogamer e di Zeve’s Blog…)

Eccolo! Sta per succedere, è qui! Sta per succedere!

PUFFETE!

La nube di fumo si è diradata!

Un’altro caso caduto nel dimenticatoio.

Fulminato, grazie per le parole che hai voluto spendere su di me. Fanno piacere, mettendo da parte falsa modestia et similia.

Sul tema “recensioni & hype”… hai ragione nel dire che sarebbe necessario un tavolo di discussione dedicato. Magari zave ci ascolta, magari prima o poi si metterà in piedi qualcosa che possa diventarlo. Chissà… per ora nulla.

@Elda: sinceramente l’unica cosa che riesco ad evincere dal link che hai riportato, oltre al fatto che rimandi a pagina 1 dei commenti anziché a quello giusto, è che Raoul Carbone ha spedito una letterina in cui negava tutte le accuse. Piuttosto scontato da parte sua.

“35 anni è l’età giusta per smettere. Metalmark e Gabriele Paolini (giuro, notizia di oggi) l’hanno già fatto!”
tornando a parlare di cose serie, davvero quella COSA che risponde al nome di “Wingers” è costata €800.000? vergogna assoluta, nonchè fallimento assicurato.

Anche se costa 800€ è una vergogna comunque 😛 Non mi viene neanche da fare un commento su quel video perchè ogni insulto sarebbe vano. Io spero davvero che la vicenda non cada nel dimenticatoio, ah comunque per la cronaca mica Metal aveva detto che la smetteva con blog e quant’altro? Non c’è tempo per dare risposte ma per postare e-gnocche a quanto pare sì 😛

@ gorman: le cose da dire sono da dire, quando c’era da criticare l’ho fatto e lo sai meglio di chiunque altro, non sono sono sviolinate così per fanbonismo.

@ eldacar: scusa della risposta lenta ma tra impegni e difficoltà di recupero delle infromazioni mi c’è voluto del tempo.

allora vediamo si è detto che studio vit pagava i collaboratori 5000L. al kilobyte nel 1996, e dai questi compensi da fame verrebbero i compensi da fame di oggi, bene, ho fatto un paio di conti.

premesso che 1KB sono 1000 caratteri (o 1024 a seconda se si considera il KB bianrio o decimale ma sono sottigliezze irrilevanti in questo contesto)
secondo le tabelle OSCE dal 1996 al 2009 (il dato, parziale del 2009 viene dal sito dell’istat) l’inflazione in italia è andata così

1996: 4,00% 1997: 2,04% 1998: 1,96% 1999: 1,66% 2000: 2,53%
2001: 2,78% 2002: 2,46% 2003: 2,67% 2004: 2,20% 2005: 1,98%
2006: 2,09% 2007: 1,82% 2008: 3,34% 2009: 0,80%

quindi con un banale conto composito le 5000L del 96 rivalutate dell’inflazione nel 09 vengono 6880L. che in euro (tasso di cambio 1936.27 €/L.) sono 3.55€, per 1000 caratteri.
una pagina (o cartella) sono 3500 caratteri, ovvero 12.44€ (molti, molti di più di quelli che pagava, quando pagava merdalmark).
ho preso un campione statisticamente rappresentativo delle recensioni di eurogamer (20 in tutto, i titoli sono Guitar Hero 5;Mario & Sonic ai Giochi Olimpici Invernali; The Conduit; Afro Samurai; Warhammer 40,000: Dawn of War II; R-Type Dimensions; RACE Pro; Grand Theft Auto IV; Spider-Man: Il regno delle Ombre; Batman: Arkham Asylum; ArmA II; Red Faction Guerrilla; Overlord II; Killzone 2; World of Goo; Il Signore degli Anelli: La Conquista; Sacred 2; MotorStorm: Pacific Rift; Far Cry 2) andanomi a calcolare il numero di caratteri di ogni recensione, creando così una media di cartattere a recensione (che hai detto che pagate 20€), ne è venuto fuori poco meno di 7500 caratteri (abbastanza prevedibile del resto), che quindi allo studio vit sarebbe stato pagato (con il valore del denaro rivalutato dell’inflazione) 26.55€
si esatto, meno di quanto pagate oggi.
compensi inferiroi a quelli di 13, quasi 14, anni fa. c’è da avere schifo.

capisco il tuo mal di pancia, pensavi di essere incensato come l’eroe che scopriva le malefatte di meldarmark festeggiato dalla folla festante come l’eroe al rientro dalla guerra; la realtà dei fatti è che sei stato colpito sul sensibile (la non citazione del tuo corso sullo sviluppo dei VG ad opera di gamepro a tutto vantaggio dell’aiomi di merdalmark e carbone con conseguente perdita di visibilità e quindi di soldi), poi hai detto di aver tentato di fare le scarpe ad accordi puntando al ribasso, ne più ne meno di come lui ha fatto con gorman, a lui è andata bene, a te male, non è un motivo sufficiente per renderti migliore di lui, i vostri compensi sono più umani di quelli pagati dalla idra editing? si, indubbiamente, sono così umani da rendervi moralmente superiori dalla idra editing? no, decisamente no.
state nello stesso ordine di grandezza, un pò meglio ma anni luce da quello che sarebbe un trattamento adeguato al lavoro svolto dai collaboratori (che sarebbe sancito nel nostro ordinamento legislativo, ma si sà mere parole spoglie di ogni applicabilità)

Ma quindi oltre a dare soldi a Sprea, cosa possiamo leggere di cartaceo? Mi tocca ripigliare in mano Officla Nintendo Magazine e fare finta che il Dolphin in arrivo non sia ancora arrivato?

Grazie Derpini, la tua analisi mette in luce tutto il marcio del sistema…
In Italia non c’e’ mai stata e mai ci sara’ una professionalita’ del “redattore” videoludico. Manca proprio la mentalita’ e come tu stesso dici, chi critica oggi e’ proprio, sono proprio quelli che hanno iniziato a lavorare in un “certo modo”. Tutti innocenti e santi, tutti immacolati ovviamente. Continuate pure ad auto incensarvi, la figura che avete fatto rimane negli annali e di certo avra’ fatto scappare qualche lettore che ancora vi segue.

Dal mio punto di vista, in Italia manca anche il potenziale lettore di riviste di videogiochi: ormai son tutti ragazzini di 12-15 anni e guardano solo le foto e il gadget allegato. Gli unici che leggono articoli di approfondimento siamo noi vetusti, ma se vogliamo compriamo Edge inglese o GamesTM, le traduzioni le lasciamo agli sfigati.
E questo solo per parlare di riviste: ho letto tutta l’affaire Metalmark-Carbone ed e’ davvero loschissimo… Rappresentativo di come funziona l’Italia e di come siamo noi italiani, che sappiamo solo fregare il prossimo, lamentarci se ci toccano direttamente e poi se c’e’ da fare qualcosa o da denunciare alle autorita’ competenti ci tiriamo bellamente indietro (tengo famiglia!).

Alain: mabbasta. Parla di quel che sai. Anche Fulminato non ha parlato, con quelle cifre, di quel che sa. La storia delle 5000 Lire (per… KB?!) non so da che puntata di X-Files venga. L’unico dato relativo a Studio Vit citato da “quelli che accusano” è: una pagina (all’incirca 3000 caratteri su Game Power) = 60.000 lire. Punto. Prima di lanciarti in “ahhh, ma che vergogna, fate tutti schifo” e farti paladino di Nostro Signore del Qualunquismo, accertati di avere il fucile puntato nella direzione giusta e, soprattutto, di non essertelo diretto al setto nasale.

e’ un dato che è stato citato nei oltre 1200 commenti dell’altro post, appena posso lo vado a ripescare.
se il dato è sbagliato si possono rifare rapidamente tutti i conti, eh, i dati sono tutti lì (e ho ancora la pagina in calc con tutte le formule scritte).

mi sono fidato perchè nessuno aveva sbugiardato il dato, e quindi l’avevo preso per vero.
comunque prendendo il dato da te citato, significa che studio vit pagherebbe oggi, rivalutato dell’inflazione circa 50€ a cartella (che è quello che GMC pagava sotto la gestione gorman a pagina da quanto ho potuto sentire da ‘amici’ )

questo non fa che ribadire (e aggravare) quanto poco paghi eurogamer ai suoi collaboratori (cosa che era mia intenzione fare fin dal principio)

Stai confodendo “cartella” e “pagina”. Di interpretazioni sul termine/concetto di “cartella” ne ho sentite molte, altrettante volte ignoranti o strumentali (non parlo di te, ma di gente che con le cartelle ci dovrebbe lavorare – niente alunni). Dovrebbe trattarsi, comunque, dei classici 1800 caratteri, ergo la metà o giù di lì di una pagina “classica” di una rivista “standard” di videogiochi in Italia (al lordo di box e didascalie).

ok, non essendo il mio campo posso benissimo aver preso il classico granchio, però le retribuzioni studio vit/accordi/eurogamer/gmc sono riferiti a KB il primo e a pagina il secondo e il quarto ed infinile per il terzo a recensione.
quindi il mio errore di attribuzione dei caratteri alla “cartella” non dovrebbe inficiare il ragionamento.

ovvero che se anche fosse stato che studio vit pagasse i collaboratori a 5000L al KB sarebbero compensi superiori a quelli fatti dai nuovi ‘squali’ dell’editoria

adesso sto cercando quel post dove si parlava delle famose 5000L al KB, stay tuned XD

Tutto finito? Tutti scomparsi?
Vabbe’ va, meglio cosi’, lasciamo in pace i nostri fegati di videolettori sconsacrati.

Scusate ma… secondo voi cosa dovrebbe succedere, non ho capito bene. Si è dimostrato ampiamente e coi fatti non smentiti che qualcuno lavora in maniera vergognosa, meschina e dannosa per la “scena”. La palla ora è nelle mani di chi sborsa i soldi: i lettori. Se la prossima “avventura” editoriale firmata dalla persona citata in questi due post sarà presa a pesci in faccia dal conscious reader, allora vittoria.

Vabbe’ ma noi siamo donne da gossip, e Verissimo ha smesso di indagare, vogliamo piu’ fattacci!
Comunque hai ragione Zave, e’ che e’ triste vedere che cosi’ poca gente comunque sia rimasta colpita e abbia seguito questa vicenda. Poca roba la conscious Italia

mi sento quasi in dovere di scrivere…certo ormai la questione è sin troppo sfiorita ma tant’è.

conosco marco accordi. l’ho conosciuto in un corso del cnr sulla realizzazione di vg nel quale mi intervistò (da qualche parte su nextgame c’è il corpo del reato). ci siamo poi incontrati in altre occasioni di settore (l’ultima volta al romics dello scorso anno mi pare).
credo si sappia difendere da solo, anche se oggettivamente non è che lo abbia propriamente fatto, ma vederlo messo alla gogna in questo modo non mi sembra giusto, per tutta una serie di motivi:

-i numeri di game pro ce li ho tutti (come anche di gamepower, super console, Kstudiovit..)e non vedo dove (e come) sia stata lesa la mia integrità di lettore se (o perché se preferite) un/dei collaboratore/i non sono stati pagati dignitosamente. questo è un problema nel settore non del settore

-vi linko il tariffario dell’ordine dei giornalisti, sarebbe interessante sapere quanti hanno entrate allineate:http://www.odg.it/site/?q=content/tariffario-2007

-da buon laureato in sdc ho piena coscienza dell’andamento del mercato editoriale dal punto di vista della collaborazione. ovviamente mi tengo bene alla larga da simili situazioni, ma vista la situazione di una cara amica in una grande agenzia che comincia per “a” e finisce per “nsa” posso dirvi che è anche peggio fuori dal settore ludico.
mentre nei vg si fa leva sulla passione e si paga poco (io stesso collaborai pro-bono alla sfortuna impresa editoriale di Quit per chi se lo ricorda) nelle agenzie ed anche in quotidiani si arriva a lavorare gratis facendo “finte” ricevute di pagamento per poter conteggiare gli articoli e diventare pubblicista…obbligati ad aprire una partita iva così da essere parati in qualsiasi caso…potrei continuare a lungo ma già sto sul filo dell’OT.

lo sfuttamento non è mai giustificabile, ma quando virginia dice che marco non naviga nell’oro credo si riferisse al fatto che se devi fare una rivista per la quale ti pagano 10, in quei 10 ci deve entrare tutto, ma proprio tutto.

chiedo ad alessandro se la situazione attuale, economicamente intendo, è valida di per sé o solamente perché migliore della precedente.

Come il caso “K” anni fa dovrebbe ricordarci, non c’è esclusiva sulla passione, tanto meno per questione di soldi. paradossalmente se accetto di fare la rivista per metà di quello che prende un altro, sono più appassionato, non di meno (provocazione intellettuale sia chiaro)

Beh ma puoi fare un lavoro per passione, ovvero free, solo quando non hai sottoposti e l’unico a perderci sei tu.
Se devo lavorare per un progetto che non mi rende quanto ho bisogno [e quindi sfrutto delle persone] allora non sono proprio la persona migliore di questo mondo. Anche io potrei andare a soffiare GamePro al tizio, vado dal Luca e gli dico “ue bello, per 1000e ti vendo diecimila StaminchiaPro”. Ma se siamo in dieci a lavorare su StaMinchiaPro, allora ho sbagliato io a soffiare il lavoro a terzi sparando al ribasso.

Considerazioni di uno che sui giornali non ha mai scritto e probabilmente mai scrivera’ e che non e’ laureato in nessuna scienza esimia.

Ore 9:20, su Canale Italia (TV locale che viene però ricevuta in molte regioni italiane), talk show dal tema “Videogames: la crisi è un gioco?”. Ospiti eccellenti: Marco Accordi Rickards, il suo birichino accento romanesco (su tutte, «viddeoggioghi»), quel vecchio bacucco del “vicepresidente filiera produttori videogiochi Confindustria” che poco ci manca che abbia ottant’anni e viene a parlarci di videogiochi (ma soprattutto di Milestone, come volevasi dimostrare), una tal Paola “vorrei essere una miss ma non posso” Frignani di Università IULM che pronuncia tutte le “S” come le “F” («fi deve partire dalle riforfe che abbiamo, non poffiamo fare fubito un gittià o un Hélo» dice) ed un altro personaggione che non riesco ad identificare. Sarebbe stato bello che ve l’avessi registrato per il vostro sdegno dato che la conduttrice stava elargendo leccate di culo e banalità a profusione, ma non ho avuto la prontezza di spirito di accendere il videoregistratore, forse anche per il vomito. Ad ogni modo, non vi perdete nulla di importante.

Però questa mia segnalazione vuole essere l’ennesima constatazione che questo “scandaletto di settore” non ha tarpato minimamente le ali al Metalmarcio, che anzi, si fa pure invitare ai talk show per promuovere le sue attività con tanto di gran facciaccia di bronzo annessa. Prepariamoci a vedercelo “patrone ti monto”. Ragazzi, qua mi sa che tra un poco le vostre buste paga le deciderà lui… Al ribasso.

Cosa dovrebbe succedere, Zave, mi chiedi? Dovrebbe succedere, per esempio, che nessuno dovrebbe più considerare Marco Accordi Rickards e tutta la sua Armata Brancaleone un’autorità del settore videoludico. Come lettore non conto una emerita sega, finché continua ad essere invitato ai talk show in televisione e chi è all’oscuro di questa faccenda e non conosce abbastanza bene il settore videoludico si beve ogni sua parola. Tanto per dire, sono tornati a snocciolare la “notiziona” dei 1500 nuovi assunti nel settore! Ho amici che vorrebbero entrarci davvero, nel mondo dello sviluppo dei videogiochi, e a sentire queste immense cazzate dette solo per illudere la gente come loro, non so se ridere o piangere.

un conto è “voler male” a marco accordi per questa faccenda delle retribuzioni, altra cosa è volerne screditare l’operato non solo nel settore, ma soprattutto PER il settore. volenti o nolenti marco ha dato vita alla militanza per il VG ad un livello “popolare” nella migliore accezione del termine. voler smerdare tutto solo perché lo ha fatto lui mi pare proprio una cazzata

allora sostituite “militanza” col termine che meglio inquadra l’attività di marco per la divulgazione, e meglio ancora per la tutela, dell’immagine dei vgiochi e ancora di più dei giocatori. pensate al caso moige(se ricordo bene il nome)

Ma sì, personalmente ho detto seicentododici volte quanto ritengo tutte ‘ste cose delle immense cazzate a uso e consumo di chi le mette in piedi. Tutela il videogioco e paga i ragazzini (quando li paga) come dei cucitori di palloni. Anche dando per buono (cosa che non sto facendo) che mettersi a cianciare del rispetto della cultura (???) dei videogiochi in Italia in giro per sale da conferenza sia utile a qualcosa o a qualcuno, o anche solo giustificabile al di là della voglia di non finire a fare il cassiere al supermercato.

detto così non fa una grinza, ma a questo punto marco accordi era una figura “superflua” quando non dannosa anche prima?! cmq c’è molto di peggio che essere sotto pagati (come da mio primo post).

Alfonso: siamo off topic. Che è un modo come un altro per dire: preferisco che tutto quanto detto relativamente alla vicenda in questi due post non venga “infettato” da considerazioni personali (almeno relativamente al sottoscritto). Ovvero: se TizioCaio non paga la gente e c’è modo di sentirlo dire da chi rientrava nel gruppo “gente”, ok. Se invece c’è da fare una discussione qualitativa sul lavoro TizioCaio, la vedo molto meno utile.

ancora una volta non fa una piegha. mi eclisso e ti ringrazio per lo scambio di idee e per tutto il lavoro fatto dai tempi di gheim paua

Non ho più letto riviste cartacee di videogiochi proprio da Game Power. Quando chiuse quella rivista, alla quale ero legato da qualcosa di più che leggere di videogiochi, non ritrovai più da nessun’altra parte lo stesso clima, lo stesso spirito. Leggere di questi comportamenti mi lascia ancor di più l’amaro in bocca. Che schifo.

Oddio, io difendo i videogiochi e il mio essere nerd dalle elementari, ogni volta che dicono moige al tg bestemmio, che faccio mi consacrate voi o parliamo d’altro? No perche’ se bisogna difendere a tutti i costi i videogiochi in Italia ok, ma se qualcuno per caso si accorgesse che non frega a nessuno dei videogiochi in Italia perche’ abbiamo quattro studi in croce della grandezza di un garage studio e perche’ forse non siamo ancora pronti a livello ‘culturale’, tanto che il profeta maggiore Rickards passa su Canale Italia alle 9 del mattino.

Che poi, a me che mi fotte che vengo trattato come un cinefilo o come un cinofilo? Io gioco e basta, gettalife.

Ma siete dei cani infernali… tutti a farvi i calcoli pur di dire qualcosa… ma ci sono dei giornalisti, qui? Elda, ZZave… che cazzo di lavoro fate? PAGINE E CARTELLE SONO DIVERSE, UNA CARTELLA SONO 1800 BATTUTE! Darti 6 euro per una cartella significa che per una pagina da 3500 caratteri piu o meno, te ne sto dando 11-12… Mamma mia… avete ragione, è uno scandalo che nessuno vi interrompa per ridere con le lacrime. CANI!

GamesHate, dannato mentecatto, un paio di cose: 1) spero che qua dentro non ci siano giornalisti, 2) dovresti andare a ripetizioni di lettura. No davvero, prova a leggere prima di dirmi che confondo cartelle e pagine. L’uscita è là in fondo, nel settore macelleria istantanea.

No, fesso, sto dicendo che dovresti CORREGGERLI visto che qua dentro è casa tua, o che dovrebbe farlo Elda, visto che è l’aizzatore principale, invece che lasciarli parlare… come li correggete quando osano darvi contro, correggeteli anche quando dicono puttanate… MOLTO SPESSO, DIREI.

Dottor Menteca:
1) non posso, non ho voglia e non mi frega di correggere tutti quelli che hanno detto minchionerie in 1500 commenti o quanti erano.
2) quello più evidente è stato corretto poco sopra al tuo intervento fuori tempo massimo.

Ah, ma tu pensi che sia un attacco personale e senza motivo come quelli a cui ci avete abituato voi? Invece io sono contingente all’argomento, e ti pregherei di esserlo anche tu, caro padrone della pagina, perché come li fate voi non si fanno i processi pubblici contro le persone… senza correggere chi contribuisce ad atterrare l’avversario anche sparando palle. Tutto questo merdaio l’hai iniziato tu dicendo che Accordi pagava 7 euro a cartella, tutti si scandalizzano perché travisano e pensano che significhi 7 euro a pagina, che nel caso di Game Pro invece significa più o meno il doppio perché GP pubblicava circa due cartelle di testo per pagina… se non hai voglia, non puoi e non ti frega di correggere le “minchiate” che contribuiscono a dare ragione al tuo attacco o a quello di Elda, mi pare fin troppo facile assare da paladino della verità, per poi farsi fare mille-e-passa commenti di merda e ignoranza da facinorosi e reazionari del web.
E ora occhio a quello che rispondi e a come mi chiami, che sono stato gentile.

Senti, non so se ci fai o ci sei. Sono ottimista e voglio sperare nel “ci fai”. Ti aiuto però, un bel piattino di carità. Cito dal post “Game Pro una storia vera”:
“era una cifra ridicola intorno ai 7,50 Euro a facciata di 3000 caratteri”. Tu ci vedi scritto cartella? No. Perché manco ti sei preso la briga di leggere. Dai, davvero, se volevi fare bordello sei arrivato in ritardo. Vedi, alla fin fine mi sa che ho sbagliato come sempre: ci sei. Anche perché chiunque tenti di difendere quella causa o è uno che non sa una fava arrotolata di nulla di ciò di cui si sta parlando, o è in malafede. O è un idiota. Scegli.

alfonso :
un conto è “voler male” a marco accordi per questa faccenda delle retribuzioni, altra cosa è volerne screditare l’operato non solo nel settore, ma soprattutto PER il settore. volenti o nolenti marco ha dato vita alla militanza per il VG ad un livello “popolare” nella migliore accezione del termine. voler smerdare tutto solo perché lo ha fatto lui mi pare proprio una cazzata

Mi piacerebbe sapere cos’abbia fatto di tanto fondamentale Metalmark per i videogiochi in Italia, oltre ovviamente a far vedere molto fumo e niente arrosto. Per quel che mi riguarda, è proprio il suo operato nel settore la prima cosa a divenire sospetta dopo l’affare Black Bean/Leader/Game Pro/Filiera/etc. L’abbiamo sempre detto fin dall’inizio che l’odiosa faccenda delle retribuzioni, che già mi basta ad inquadrare negativamente il personaggio, è soltanto collaterale alle trame ideate da lui e da Carbone per arrivare a consolidare una posizione privilegiata nel mercato videoludico italiano. Quello che ha “tutelato” finora Marco Accordi Rickards erano soltanto i suoi interessi.
Se hai qualche dubbio, Alfonso, ti consiglierei di rileggerti le numerose pagine di commento riguardanti la faccenda presenti su questo blog (Game Pro: una storia vera # 1, Game Pro: una storia vera # 2) e i traffici di AIOMI/Black Bean/Idra Editing.

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