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Sonic: prima del ciclo

Il "nuovo" Sonic: meglio non crederci.
Il "nuovo" Sonic: meglio non crederci.

This is the new sound/just like the old sound“, diceva qualcuno di vagamente incazzato circa dieci anni fa. Ed è quanto sperano di poter dire anche in Sega quando Project Needlemouse si sarà tramutato in un gioco vero e proprio, con un titolo “non da progetto” e, magari (se avanza), del vero amore da parte di critica e giocatori. Perché questa volta il barile sembra non avere davvero più nulla da offrire: raschiato per quasi una decade da Sonic Team o da quel che rimane, l’ex cassa piena di dobloni dal marchio Sonic ora si ritrova a regalare le ultime gioie. Project Needlemouse è il nome con cui veniva conosciuto Sonic the Hedgehog prima di diventare Sonic the Hedgehog nel 1991.


Più indietro di così, nei rimandi amorevoli, Sega non può andare. Il nuovo Project Needlemouse promette di riportare la serie in un mondo tutto 2D. Più indietro di così, non potrebbe fare. E quindi, se cannano pure a ‘sto giro, tanti saluti. Vi piacerebbe vero? Invece no, le possibilità che la facciano fuori dal vaso sono decisamente più alte che quelle che dipingono un futuro roseo per il “nuovo-vecchio” Sonic, ma Sega qualcosa si inventerà comunque.

Project Needlemouse: concept art.
Project Needlemouse: concept art.

Quanto si è inventata finora, comunque, non lascia presagire nulla di particolarmente eccitante. Il progetto è stato presentato sulle pagine elettroniche di Gamespot attraverso un’intervista a un brand manager a caso di Sega of America. Che si è affrettato nel ricordare a tutti come la base, l’essenza di Sonic, sia sempre stata la velocità: e questo Project Needlemouse sarà davvero veloce. Ecco, no: nei Sonic che funzionavano la velocità non era il fine, ma, a volte, un mezzo. Nei primi tre Sonic (Megadrive), la velocità era spesso un mezzo per stordire il giocatore e aiutarlo ad arrivare alla fine del livello il prima possibile. Ma, così facendo, ci si perdeva tre quarti del livello stesso: esisteva una fase di esplorazione, esistevano belle sequenze di piattaforme. Insomma, la velocità c’era perché era “figa” e perché era lo strumento di marketing principale che aveva adottato Sega per differenziare il suo Sonic da quell’altro Mario. No, Sonic non è mai stato costruito sulla velocità, tranne quando ha iniziato a diventare un gioco mal fatto. Anche perché gestire un personaggio che si muove a grandi velocità in un mondo 3D che si intende anche pieno di piattaforme, è decisamente più difficoltoso che portare a casa un platform-game in 3D “classico”. Difatti Sega non ce l’ha mai fatta per davvero, con le esclusioni eccellenti di Sonic Adventure 1 e 2. Che comunque non vanno del tutto assolti.
Posto che, quindi, realizzare un sistema di movimento, di telecamere, di fisica e di controllo in un mondo 3D non è cosa per cui i tizi di Sega e del Sonic Team sappiano propriamente maneggiare al meglio, il ritorno a una struttura di gioco 2D potrebbe essere la notizia che cambia le carte in tavola. Sicuro. Poi, però, c’è sempre quel “Sonic cycle” per cui tutto va a finire a schifio e… e insomma, smetto di crederci prima di subito.

0 risposte su “Sonic: prima del ciclo”

Sonic e 3d insieme mi hanno sempre fatto cagare. Nessun titolo escluso. Ma non sono ancora così disilluso… dopotutto un ritorno alle origini potrebbe essere cosa buona e giusta.

Meno male qualcuno che la pensa come me. Su GR basta muovere una critica neanche troppo falsa (Sonic fa cagare da almeno 10 anni) che ti versano la merda addosso come non ci fosse un domani.

Eh ma quello è perché Sonic ormai appartiene più facilmente a chi conosce il Sonic “moderno”, che quello che fu. Cioé, è anche più giusto, ormai, dire che Sonic è una saga con determinate caratteristiche (che io trovo tendenzialmente malefiche) cheppperò in passato sono state ben differenti. Cioé, non è che Sonic un tempo era bello e ora è brutto, ma: Sonic ora è troppo che mi piace un sacco e mi hanno detto che un tempo era una cosa diversa ma chissenefrega. Perché comunque ormai ha un target che funziona benone, non si spiega altrimenti come farebbe a continuare a vendere più che decentemente. A meno che tu non ti riferisca a Fox di GR, che è pazzo. 😀

Proprio a lui e a qualche altro suo “adepto”, in effetti.
Sembra che SEGA sia la migliore software house dell’universo (al massimo lo è stata, ma ho seri dubbi anche in questo) e che nessuno possa muovere critiche.
Ma lasciamo stare, e vediamo se SEGA riuscirà per l’ennesima volta a “pisciare fuori dal vaso”, ahah.

purtroppo sei caduto vittima della seconda ondata di retrogamer:
ci sono quelli dell’età mia che hanno dei miti intoccabili che partono da wizball e microprose soccer del c64 e poi via via l’amiga, il MD e lo SNES.
poi il secondo scaglione che ha per dreamcast il proprio sacro graal.
Non a torto ovviamente, la breve vita, la morte e i motivi di tutto cio’ la rendono ancora piu’ bella dei capolavori che ci ha regalato ; )

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