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I segreti di Carlotta

I Cure, Charlotte Sometimes, un romando del 1969 e quel mistero segretissimo che ha creato l’icona anni ’80 (e non solo). Orecchie inside. [clicca qui per leggere, sentire, vedere]


Fa più male a me che a voi. “Charlotte Sometimes” è nella mia peraltro inesistente Top Five di sempre dei Cure. Cioé, tipo che oh, levati, una delle loro migliori. Non si tocca. Mamma mia “Charlotte Sometimes”. Cioé non è neppure su nessun disco di inediti. Oh, eh, oh. E via andando. Quando l’anno scorso ho recuperato il singolo in formato 12″ a Londra, usatissimo e “over pressed” (o era da Amoeba?), avevo la barretta della fierezza a livelli stratowowsferici. Poi, in un bollente quanto vagamente inutile venerdì mattina, il fattaccio. Titillato dall’altra metà dell’ufficio vengo stimolato a (ri?)guardare il video della canzone, che trovate bello placido qua sopra. Traendone illuminazioni a ripetizione.

  1. La fotografia stile Centovetrine fa sempre la sua porca figura. Cioé, porca.
  2. Come suggerito dal suggeritore, la faccia di Lol è da Lollercoaster. Molto geek come cosa, ma vera.
  3. Charlotte, quando nei panni di Claire*, pare evidentemente Edwige Fenech.
  4. Tutto lascia presagire un finale da film soft-core porno anni ’80 (che non  c’è, tranquilli).
  5. Il video, in generale, è una chiavica come quasi tutti quelli dei Cure (e non solo) di quell’epoca. Anzi no, peggio.
  6. Soprattutto, ed è particolarmente evidente verso la fine, Robert “Panda” Smith ha due orecchie deliranti. Abnormi. Gigantic!

Ora, è soprattutto il punto sei a lasciarmi con lo sguardo perso nel vuoto. Tanta quantità di padiglione è rara nell’essere umano, tanto da instillare più di un dubbio sul perché della celebre scelta capellosa che porterà, da lì a breve, lo Smith a diventare Nostro Signore dei Cespuglioidi. Per coprire il freak show**, ipotesi che ormai appare vieppiù credibile. Ma dove sono finiti? Lì sotto, sotto il narcotraffico di peli da testa che da ormai vent’anni accompagna il Nostro, ci sono ancora quegli splendidi esemplari di parabola interstellare? Ho consultato uno studioso, il Dottor Franco Google, per elaborare e studiare al meglio l’eventuale evoluzione della faccenda. Chissà mai che, piuttosto che rifarsi setto nasale e bocca come qualche sciacquetta televisiva, il leader incontrastato di un popolo con le scarpe dal linguettone, non abbia sfruttato le discrete vendite di “Faith” per ridursi chirurgicamente le bestie di cui sopra.

Robertino e il Mistero delle Orecchie Tonanti.
Robertino e il Mistero delle Orecchie Tonanti.

Risultato, due foto che vedete qua sopra: nella prima, a sinistra e all’incirca relativa alla fase “Kiss me Kiss me Kiss me”, pare testimoniare il perdurare del dramma. A destra, invece, una foto scattata in quella che credo sia la fase Wish o appena appena dopo “Wish”. Qui qualcosa pare essere stato fatto, ma può essere solo un gioco di prospettive. Insomma, sarebbe bello avere altre testimonianze. Ma voi, esponenti del ristrettissimo pubblico dell’Intertron, nemmeno questa volta mi darete soddisfazione, ce lo so.

* = Charlotte e Claire sono le due protagoniste, riprese dai Cure, di “Charlotte Sometimes”, nel senso del romanzo di Penelope Farmer del 1969.
** = “Freak Show” è una canzone inclusa in “4:13 Dream”, l’ultimo album dei Cure. Pare che sia stata scritta ai tempi di “The Head on the Door”, quindi perfettamente in linea con la tesi del Dramma Orecchiuto che ha attanagliato il Smith, oggi sostenuta.

2 risposte su “I segreti di Carlotta”

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